Il colosso di Mountain View ha presentato per la prima volta in Italia le soluzioni tecnologiche sviluppate per aiutare le persone con disabilità a superare le barriere della propria condizione fisica, consentendo loro di usufruire delle potenzialità dei suoi servizi
Google, in una presentazione dedicata tenutasi a Milano, ha presentato per la prima volta in Italia tutte le soluzioni tecnologiche sviluppate per rendere i suoi prodotti e servizi più accessibili alle persone con disabilità.
Se è vero da un lato, che la tecnologia fa sempre più parte della quotidianità, è anche vero dall’altro che le sue potenzialità sono spesso negate alle persone con qualche forma di disabilità, che si vedono costrette a rinunciare all’utilizzo di internet e dei suoi servizi per via della presenza di ‘barriere’ che ne limitano la fruizione.
Proprio per abbattere questi ostacoli, il colosso di Mountain View ha sviluppato vari software e tecnologie in grado di aiutare le persone con disabilità a superare le barriere della propria condizione fisica, consentendo loro di usufruire delle potenzialità dei suoi servizi di ultima generazione.
Si tratta di soluzioni in grado di migliorare non solo la qualità della loro vita ma anche la loro interazione con il mondo.
Gli strumenti di accessibilità sviluppati da Google
Tra gli strumenti di accessibilità sviluppati da Big G c’è Live Caption, una tecnologia che crea in tempo reale i sottotitoli per qualsiasi contenuto audiovisivo. La funzione è per ora disponibile solo su Pixel 4, ma arriverà presto su molti altri dispositivi. Sui device Android in aiuto alle persone con problemi di udito è disponibile 'Trascrizione Simultanea', una funzione in grado di trascrivere la voce in testo. Inoltre, utilizzando 'Amplificatore' gli utenti hanno la possibilità di filtrare e amplificare i suoni dell’ambiente circostante per migliorare l’ascolto.
Tutte le persone con disabilità visive apprezzeranno sicuramente la nuova Guida vocale di Google Maps, che permette di interagire con lo smartphone attraverso la voce. Il navigatore è in grado di guidare il pedone fornendo indicazioni dettagliate sulla distanza da una svolta, rassicurandolo quando è sulla strada giusta e avvisandolo quando è in prossimità di un incrocio.
Diva: un’alternativa tecnologica alla voce
Tra le ultime novità c’è anche Diva, una scatola tecnologica in grado di attivare Google Assistant ogniqualvolta viene premuto l’apposito pulsante di cui è dotata.
La tecnologia è stata realizzata partendo da un’idea di Lorenzo Caggioni, Accessibility Engineer di Google, spinto dal desiderio di realizzare qualcosa di concreto per aiutare il fratello Giovanni, affetto da disabilità verbali e visive, a guadagnare maggior autonomia nelle sue azioni quotidiane.
Diva è in grado di convertire il segnale in un comando per l’assistente di Google e rappresenta un’alternativa tecnologica alla voce.
Google Accessibility Team
Gran parte delle nuove tecnologie sono state realizzate grazie al contributo di Google Accessibility Team, al lavoro ogni giorno per migliorare l’accessibilità dei prodotti di Big G. Ne sono un esempio ‘Seleziona per ascoltare’, che permette di ascoltare quanto scritto sullo schermo premendo con il dito direttamente sul display, ma anche ‘TalkBack’, lo screen reader di Google e Accesso vocale, che permette agli utenti con difficoltà motorie di controllare lo smartphone con l’utilizzo della voce.
Tutte queste tecnologie sono permesse grazie all’integrazione di sistemi con Intelligenza artificiale.
"L'accessibilità è un diritto umano: il cuore della nostra missione non è solo rendere accessibili i prodotti, ma l'esperienza del web e del mondo, per rendere i disabili più autonomi e migliorare la loro interazione con le persone vicine", ha spiegato Brian Kemler, responsabile della piattaforma Accessibilità di Google.