Europe CodeWeek, al via la settimana della programmazione informatica

Tecnologia
Computer (Getty Images)

L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è stata lanciata nel 2013 proprio per favorire la diffusione del pensiero computazionale attraverso il coding. In Italia sono in programma oltre 3mila eventi dedicati che coinvolgeranno soprattutto le scuole

È da poco iniziata l’edizione 2019 dell’Europe CodeWeek, la settimana europea della programmazione informatica, che dal 5 al 20 ottobre vedrà la partecipazione di oltre 70 Paesi in tutto il mondo, tra i quali Polonia, Spagna, Francia, Germania, ma anche Turchia, Stati Uniti, India.
L’obiettivo dell’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Ue, è quello di promuovere l’alfabetizzazione digitale, facendo in modo che siano le scuole stesse a portare avanti il messaggio dell’importanza del coding e del suo inserimento nei percorsi di studio.

Iniziativa lanciata nel 2013

L’Europe Code Week, giunta alla settima edizione, è stata lanciata nel 2013 proprio per favorire la diffusione del pensiero computazionale attraverso il coding.
“Imparare a programmare ci aiuta a dare un senso al mondo che cambia rapidamente intorno a noi, ad ampliare la nostra comprensione di come funziona la tecnologia e a sviluppare abilità e capacità al fine di esplorare nuove idee e innovare”, si legge sul sito dedicato all’iniziativa.
Per l’occasione in tutto il mondo sono in programma oltre 25mila eventi che coinvolgeranno oltre alle scuole, anche le biblioteche, gli spazi pubblici, gli ambienti di lavoro, le ludoteche, i parchi e piazze.

Partecipazione attiva dell’Italia: oltre 3mila iniziative

L’Italia è in prima linea per la campagna di sensibilizzazione per l’alfabetizzazione digitale: nella penisola sono in programma più di 3mila iniziative, l’80% delle quali coinvolgerà le scuole e gli insegnanti. Nonostante le basse posizioni occupate dal Paese nelle statistiche europee sull’innovazione digitale, l’Italia appoggia caldamente questa tipologia di iniziative. Durante la scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di oltre due milioni e settecentomila persone in più di 50 Paesi in tutto il mondo, il contributo italiano è stato prossimo al 50% del totale.  Secondo i dati emersi dal Digital Economy and Society Index (Desi) 2018 di Eurostat, l'Italia è solo in 25esima posizione tra gli Stati membri in termini di digitalizzazione. 

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