Smartphone, negli Stati Uniti il cambio avviene in media ogni 33 mesi

Tecnologia

Un’analisi della società di consulenza Strategy Analytics ha sviscerato numeri relativi al rapporto tra i consumatori americani e i device. Tra i dati emersi, quello per cui Apple e Samsung sono i marchi più in voga 

Un dettagliato report di Strategy Analytics, società di consulenza che analizza le strategie di mercato, ha sottolineato come la sostituzione degli smartphone negli Stati Uniti si attesti in media sui 33 mesi, nonostante il forte interesse per il 5G. E’ questo il dato più evidente che emerge dallo studio, all’interno del quale il team di analisi ha sviluppato i risultati di un sondaggio online che ha coinvolto 2.500 proprietari di smartphone, con un’età compresa tra i 18 ed i 64 anni.

Il focus su Apple e Samsung

Secondo i dati raccolti la vita media degli smartphone di casa Apple e Samsung è pari a 18 mesi per un iPhone e di 16,5 mesi per un Galaxy. Includendo tutti invece i brand, i mesi per la sostituzione salgono come detto in media a 33, mentre arrivano a 36 nel caso dei cosiddetti ‘baby boomers’, ovvero coloro che oggi hanno un'età compresa tra 55 e 64 anni e quindi sono meno avvezzi al cambiamento. Analizzando i dati, è emerso come Apple e Samsung siano proprio i due marchi che dominano le quote di mercato, con una fedeltà al marchio superiore al 70%. Apple in particolare ha più appeal su consumatori ispanici e asiatici con una quota di mercato superiore al 50%, Samsung è leader nella quota di mercato tra i consumatori con età compresa tra 40 e 54 anni. Il colosso di Cupertino è più ambito dai giovanissimi, invece. Un altro dato emerso è che le caratteristiche della fotocamera e in generale la qualità del device è significativamente più importante per le donne e per gli utenti con fascia di età compresa tra 18 e 24 anni. La fascia 18-39, tra l’altro, è proprio quella più attenta ad una ricerca sempre più crescente di strumenti migliori e innovativi per la gestione del tempo.

Il possibile ostacolo del 5G

David Kerr, senior vice president di Strategy Analytics, ha osservato che “gli operatori e i marchi di dispositivi stanno affrontando una significativa inerzia data la percezione dei consumatori in fatto di innovazione”, il che spiegherebbe la poca propensione a cambiamenti più veloci. “Allo stesso tempo la ricerca di profitti da parte delle aziende ha visto i prezzi degli smartphone salire e superare anche i 1.000 dollari. I prezzi dei telefoni 5G costituiranno una barriera chiave nonostante in questo senso, sebbene 1 consumatore su 4 lo riconosca come un plus importante per il loro prossimo dispositivo", ha aggiunto Kerr. Un ultimo dato emerso dall’analisi è che i cosiddetti clienti ‘premium’, ovvero coloro che spendono più di mille dollari per l’acquisto di uno smartphone rappresentano solo il 7% degli intervistati.

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