Twitch e la novità “Subscriber Stream”, dirette solo per gli abbonati
TecnologiaLa piattaforma, leader per quanto riguarda lo streaming legato al mondo dei videogiochi, ha annunciato che nascerà un contenuto premium, sfruttabile da chi paga la quota mensile di abbonamento ad un canale
Gli streamer, ovvero i creatori di contenuti che trasmettono in diretta sul web, sono oggi vere e proprie star, specie tra i più giovani. Tra questi coloro che mostrano le proprie imprese videoludiche dietro pc o console sono tra i più seguiti di sempre. Basti pensare al fenomeno ‘Ninja’, al secolo Richard Tyler Blevins, giovane americano classe ‘91 che con Fortnite è arrivato a guadagnare cifre esorbitanti. Il tutto mostrando tramite la piattaforma di Twitch le proprie partite a milioni di utenti sparsi per il mondo.
Un vero e proprio contenuto premium
Dopo una sperimentazione in fase beta, ora proprio Twitch ha deciso di introdurre una novità, destinata ad implementare i guadagni dei creatori di contenuti. Si tratta di Subscriber Stream, un vero e proprio contenuto premium che gli utenti possono sottoscrivere. Questo darà loro la possibilità di assistere a dirette dedicate solamente a chi ha acquistato l’abbonamento per il canale di uno streamer. Sarà, in pratica, un modo che permetterà ai creatori di interfacciarsi direttamente con la propria community.
Anteprime per i non abbonati
Dal blog ufficiale di Twitch si possono leggere alcuni aspetti legati a questa novità. Se un utente si iscrive a un canale su qualsiasi livello, inclusa una sottoscrizione Twitch Prime, avrà accesso ai Subscriber Stream di quel creatore. Per chi non è abbonato e arriva su un canale che segue, si potrà vedere un'anteprima di ciò che viene trasmesso in modo da decidere se abbonarsi al canale o meno. Spetterà poi al creatore scegliere cosa trasmettere all'interno di uno stream dedicato a utenti premium e cosa offrire invece alla maggior parte del pubblico.
Stelle del marketing
Chi propone streaming sul web, come detto, sta ottenendo sempre più popolarità. Ad accorgersene, ovviamente, sono state anche le case di sviluppo dei videogiochi, che pare siano disposte a pagarli profumatamente, con un ‘listino’ che andrebbe dai 25.000 ai 50.000 dollari all’ora. Insomma, una vera e propria forma di marketing per convincere gli utenti ad acquistare un titolo piuttosto che un altro.