YouTube vieta i video negazionisti e che promuovono il razzismo

Tecnologia
YouTube (Getty Images)

La piattaforma ha annunciato, sul suo blog ufficiale, che vieterà la pubblicazione di contenuti che promuovono ed esaltano l’ideologia nazista o pensieri discriminatori 

YouTube intensifica la lotta contro i contenuti che incitano all’odio.
Il servizio di streaming di proprietà di Google ha annunciato che vieterà la pubblicazione di video che promuovono ed esaltano l’ideologia nazista o pensieri discriminatori.
Come ha scritto la stessa azienda in un comunicato dedicato sul blog ufficiale, verranno rimossi dalla piattaforma tutti i contenuti complottisti, razzisti e tutti i video che negano l’esistenza di eventi e stragi documentati, quali l’olocausto o la sparatoria del 2012 nella scuola elementare di Sandy Hook, a Newtown in Connecticut, la strage dove furono uccisi 27 individui, tra i quali 20 piccoli studenti.

I nuovi divieti entrano formalmente in vigore fin da subito

Youtube ha dichiarato che i nuovi divieti entrano formalmente in vigore fin da subito; all'azienda servirà tuttavia del tempo per riuscire a individuare e ad eliminare tutti i video che contrariano le nuove regole.
“Oggi stiamo facendo un altro passo avanti nella nostra politica di incitamento all'odio, vietando espressamente i video che suggeriscono che un gruppo sia superiore per giustificare discriminazioni, segregazioni o esclusioni basate su età, sesso, etnia, casta, religione, orientamento sessuale o condizione di reduce di guerra. Ciò includerebbe, per esempio, i video che promuovono o glorificano l’ideologia nazista, che è intrinsecamente discriminatoria”, si legge nel comunicato pubblicato mercoledì 5 giugno dal team di YouTube.

"Rivediamo continuamente le nostre norme"

La nuove regole hanno come obiettivo quello di limitare la diffusione di contenuti che incitano all’odio, che spesso raggiungono una vastissima base di utenti. Ne è un esempio un video che ha raccolto oltre 10 milioni di visualizzazioni in soli 10 giorni nel quale viene messa in discussione la veridicità della strage del 14 dicembre 2012, dove nella scuola scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut, hanno perso la vita 27 persone.
“Rivediamo continuamente le nostre norme. Una delle aree più complesse e in costante evoluzione di cui ci occupiamo è l’incitamento all’odio. Abbiamo studiato a fondo come affrontare questi contenuti nel modo migliore, consultando dozzine di esperti su argomenti come l’estremismo violento, i movimenti suprematisti, i diritti civili e la libertà di parola. Sulla base di quanto abbiamo imparato, stiamo introducendo gli aggiornamenti”, si legge sul blog.

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