Google, modifiche al servizio Shopping e ad Android in Ue

Tecnologia
Immagine di archivio (Ansa)

I cambiamenti sono stati introdotti dall’azienda di Mountain View per rispettare le direttive dell’antitrust europea 

Per rispondere alle richieste dell’antitrust europea, Google ha preso la decisione di modificare alcune funzionalità del servizio Shopping e del sistema operativo Android. Kent Walker, il vicepresidente della compagnia di Mountain View, spiega che dal 2017 l’azienda si è impegnata a rispettare le direttive della Commissione Ue e ha effettuato varie modifiche a Google Shopping. Recentemente il servizio ha subito un ulteriore cambiamento nel Vecchio Continente. "Abbiamo iniziato a testare un nuovo formato, che dà link diretti ai siti che confrontano i prezzi, assieme a offerte specifiche dei venditori", chiarisce Walker. Per quanto riguarda le modifiche di Android, il vicepresidente di Google rivela che nei prossimi mesi il sistema operativo inizierà a chiedere esplicitamente agli utenti quale browser o app di ricerca desiderano utilizzare.

La terza multa dell’antitrust europea

All’indomani della presentazione di Google Stadia, l’azienda di Mountain View si prepara ad affrontare una probabile stangata dell’antitrust europea. Margrethe Vestager, la commissaria europea alla concorrenza, dovrebbe annunciare nelle prossime ore l’entità di una terza multa per abuso di posizione dominante nei confronti di siti concorrenti in materia di pubblicità. La sanzione riguarderebbe le pratiche scorrette messe in atto dal colosso delle ricerche online nell’utilizzo del suo servizio AdSense, tramite il quale la compagnia impone ai siti di terze parti l’inserimento di un suo box di ricerca all’interno delle loro pagine, azione che limita la visibilità degli annunci pubblicitari delle aziende concorrenti.

La maxi multa da 50 milioni di euro

Pochi mesi fa, la Commission nationale de l'informatique et des libertés (Cnil) ha imposto a Google il pagamento di una multa di 50 milioni di euro in seguito alla violazione di alcuni obblighi presenti nel Gdpr. Nella fattispecie, l’azienda è stata sanzionata per non aver fornito agli utenti un’informazione trasparente sulle proprie politiche di gestione del consenso all’utilizzo dei dati sensibili. È stata la prima sanzione contro Google nel quadro del nuovo regolamento dell’Unione Europea. 

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