Attraverso la realtà aumentata, l’applicazione consente di ripercorrere le principali tappe dell’evoluzione del cosmo in meno di sette minuti
Rivivere l’intera storia dell’Universo in meno di sette minuti potrebbe sembrare un’impresa impossibile, eppure è proprio quel che consente di fare la nuova applicazione gratuita Big Bang AR. Creata da Google, in collaborazione con il Cern di Ginevra, l’app è stata presentata a Washington nel corso dell’evento Google Arts and Culture. Una volta installata sullo smartphone, è sufficiente un singolo tap sul display per iniziare un emozionante viaggio in realtà virtuale nel tempo e nello spazio. Guidati dalla voce dell’attrice britannica Tilda Swinton, gli utenti possono rivivere in un brevissimo lasso di tempo le tappe principali dell’evoluzione dell’universo, iniziata ben 13,8 miliardi di anni.
Il funzionamento di Google AR
Charlotte Warakulle, direttrice delle relazioni internazionali del Cern, spiega che uno degli obiettivi principali dell’organizzazione è divulgare la scienza attraverso le nuove tecnologie, così da poter coinvolgere il maggior numero possibile di persone. L’applicazione Big Bang AR è nata per raccontare l’origine dell’Universo in modo accattivante e coinvolgente a una vasta platea di utenti. Per iniziare il proprio viaggio nel tempo è sufficiente avviare l’app e aprire e chiudere una mano di fronte alla fotocamera dello smartphone. Ascoltando con attenzione la voce di Tilda Swinton è possibile ripercorrere le tappe più importanti nell’evoluzione dell’Universo, partendo dal Big Bang fino ad arrivare alla formazione delle stelle e dei pianeti attualmente osservabili dalla Terra, senza dimenticare l’evoluzione degli atomi e delle molecole.
La collaborazione tra Google e il Cern
Oltre a collaborare con l’azienda di Mountain View alla creazione di Big Bang AR, il Cern ha anche ideato cinque tour guidati ‘virtuali’ per la pagina web di Google Arts & Culture dedicata alle scoperte e alle invenzioni, tra cui uno dedicato alla scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012, e un altro riguardante l’ideazione del World Wide Web, nato nel 1989 grazie agli sforzi di Tim Berners-Lee e di Robert Cailliau.