L’astronauta Alexander Gerst ha trovato una cartella contenente diversi dischetti di archiviazione, probabilmente appartenenti ai membri dell’equipaggio di una missione iniziata nel 2000
Sviluppato negli anni 60, il floppy disk ha rappresentato un importante capitolo nella storia dell’informatica, diventando uno dei più popolari strumenti per archiviare dati prima di chiavette USB, memorie esterne e tutti gli altri metodi più recenti. All’epoca, l’utilità del disco fu tale che la sua fama andò oltre i confini terrestri giungendo persino in orbita: l’astronauta Alexander Gerst, appartenente all’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha infatti rivelato di aver trovato diversi floppy disk all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che ha da poco celebrato il ventesimo compleanno. Una testimonianza che evidenzia ulteriormente l’importanza passata di uno strumento gradualmente dimenticato con le tecnologie che hanno caratterizzato il nuovo millennio.
Floppy disk in un armadio dimenticato
Il primo modulo della Stazione Spaziale Internazionale venne lanciato nel novembre del 1998, in un periodo in cui CD-ROM e altri strumenti stavano già gradualmente sostituendo il floppy disk, offrendo memorie maggiori per rispondere all’aumento delle dimensioni di software e contenuti trasmessi attraverso la rete. Sull’Iss, tuttavia, gli astronauti avrebbero continuato a utilizzare i famosi dischetti ancora per qualche anno, probabilmente per consultare materiale archiviato nel corso degli anni 90, o anche prima. A rivelarlo è stato Alexander Gerst, cosmonauta dell’Esa nominato comandante dell’Iss per la missione Expedition 57, e ha pubblicato un tweet raccontando una curiosa scoperta: “Ho trovato un armadietto sulla Stazione Spaziale Internazionale che non veniva aperto da un po’…”, ha scritto il tedesco, allegando proprio una foto di alcuni floppy disk trovati a bordo.
Compatibilità con Windows
La rete si è subito scatenata alla ricerca di ulteriori particolari. È stato infatti notato come una delle etichette poste sui dischetti indichi la compatibilità con i sistemi operativi Windows 95 e 98. Inoltre, le diciture presenti su altri due floppy disk, che sarebbero appartenuti ad alcuni membri dell’equipaggio, riportano i nomi ‘Shep’ e ‘Sergei’. Molto probabilmente, gli astronauti in questione potrebbero essere William Shepherd della Nasa e Sergei Krikalev, che presero parte nel 2000 a Expedition 1, la missione che diede inizio alla presenza umana ininterrotta a bordo dell’Iss.