Il 9 novembre 2004 vengono svelati il software (figlio di Phoenix) e il suo nuovo nome. La sua non è solo la storia di un prodotto ma anche di una filosofia
Il 9 novembre 2004 Mozilla lancia Firefox. È un nuovo browser, cioè un software che permette agli utenti di navigare sul web. La sua non è però solo la storia di un prodotto ma di una filosofia: l'open source. Firefox è infatti un software "libero", rilasciato da un'organizzazione no-profit che ne concede l'utilizzo e la modifica.
Come nasce Firefox
Firefox affonda le proprie radici in Netscape Navigator, il primo software grafico che permette di navigare online. Nato nel 1994, in virtù della sua primazia, Netscape Navigator sembra avviato a un grande avvenire. Nel 1995, però, arriva Internet Explorer, il browser prodotto da Microsoft. Nella seconda metà degli anni '90, la società guidata da Bill Gates è una quasi monopolista tra i pc casalinghi, grazie al sistema operativo Windows: forte di questa base, Explorer cresce e annienta Netscape. Ai suoi fondatori non resta che un mercato risicatissimo. Il loro patrimonio è ridotto al marchio e al codice alla base del browser. Decidono così di vendere il primo ad Aol e di rendere il secondo aperto agli sviluppatori di Mozilla, una comunità nata nel 1998 per supportare i software open source. L'antenato di Firefox nasce dunque dalle ceneri di Netscape. Non a caso si chiama Phoenix e viene rilasciato il 23 settembre del 2002. Il 15 luglio 2003, il progetto Mozilla si dota di una organizzazione più organica, la Mozilla Foundation. Il 9 novembre 2004 Phoenix cambia simbolo (da fenice a volpe) e nome: nasce Firefox.
La sfida a Explorer
Già al suo esordio, Firefox si descrive (ed è riconosciuto) come un browser molto veloce e stabile, che introduce o migliora alcune funzioni che stimoleranno anche i concorrenti. Blocca i pop-up (le finestre che si aprono senza il consenso dell'utente), segnala i siti meno sicuri, introduce la navigazione "a schede" (per aprire e caricare più siti contemporaneamente), occupa meno spazio in memoria. E poi è gratuito. Firefox vuole essere un'alternativa al dominio di Explorer. Mozilla e Microsoft hanno una filosofia opposta: il software libero contro quello proprietario. Il primo può essere modificato, copiato, condiviso; il secondo è sotto il pieno controllo di un'impresa. Il browser corre veloce sin da subito: in meno di un anno viene scaricato più di 100 milioni di volte. Mozilla rilascia continui aggiornamenti, fattore che aiuta Firefox e gli permette di guadagnare crescenti quote di mercato. Riesce a superare Explorer, ma la leadership dura poco: arriva infatti Chrome. Oggi il browser di Google detiene il 66% del mercato. Firefox ed Explorer si giocano la seconda piazza, entrambe con una quota poco oltre il 9%.
Il ruolo di Mozilla
Firefox è ancora un prodotto di successo, che continua a innovare (come ad esempio con il blocco di tracker). Ma il suo ruolo non si misura solo dalla sua diffusione. "La popolarità di Firefox – afferma la Mozilla Foundation - ha contribuito a ridare la possibilità di scelta agli utenti. La rinnovata concorrenza ha accelerato il processo di innovazione, portando a un grande miglioramento di internet per tutti gli utenti". Allargandosi oltre i browser, "la comunità ha dimostrato che le società commerciali possono trarre beneficio dalla collaborazione in progetti open source e che anche i grandi prodotti destinati al consumatore finale possono essere prodotti come software a sorgente aperta".