Huawei svela Mate 20 e Mate 20 Pro: le caratteristiche

Tecnologia
(Huawei)
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Il gruppo cinese ha presentato a Londra i suoi dispositivi di punta. Cui si affiancano uno smartphone-console pensato per i videogiocatori, una versione extralusso targata Porsche, ma anche uno smartwatch e un dispositivo wereable per il fitness  

Di sicuro non si può dire che Huawei abbia paura del confronto. La presentazione dei nuovi Huawei Mate 20 è una lunga carrellata di slide che mostrano le performance degli smartphone e quelle dei più diretti avversari: Samsung Galaxy S9 e iPhone XS. Il palco di Londra ha confermato le indiscrezioni della vigilia: i due smartphone puntano molto sulla qualità del processore, il set di fotocamere e la batteria. Con in più la disponibilità di ben cinque colori.

Mate 20 e Mate 20 Pro

Il Mate 20 Pro ha un display da 6,4 pollici, più piccolo rispetto al Mate 20 (poco più di 6,5 pollici). Il primo però è un Oled (che permette allo smartphone di essere anche più sottile) e il secondo un Lcd. Oltre alla qualità dello schermo, ci sono differenze legate alle fotocamere e alle funzioni di ricarica. Il processore è lo stesso, il Kirin 980 all'esordio su Mate 20. La distinzione stilistica è soprattutto nel notch: allungato e più classico quello del Mate 20 Pro; a goccia, con dimensioni molto contenute, quello del Mate 20. La presentazione si è a lungo soffermata sulla batteria: da 4200 mAh e da 4000 mAh per la versione standard. Per il Pro, Huawei assicura una durata della batteria del 30% superiore rispetto ai concorrenti e una ricarica ultra veloce, anche wireless. La novità più applaudita è stata però la funzione "ricarica inversa": il Mate 20 Pro, in caso di emergenza, può succhiare energia a contatto con un altro smartphone. Prezzi base di lancio: 799 euro per il Mate20 e 1049 per Mate 20 Pro.

Il "quadrato" delle fotocamere

Il confronto con Samsung e Apple è passato anche dall'efficacia delle fotocamere. Che, come previsto, sui Mate 20 assumono un caratteristico posizionamento a quadrato. Tre gli obiettivi, cui si aggiunge il flash per disegnare sul retro questo "blocco fotocamere". Identica disposizione ma differente qualità: il Pro ha una fotocamera da 40 MP, una da 20 MP con teleobiettivo e una da 8 MP con grandangolo. Il Mate 20 ne ha una da 16 MP, una da 12 MP e una da 8 MP, anche se con una capacità di zoom meno pronunciata. L'efficacia delle fotocamere del Pro consente un sistema di sblocco con riconoscimento facciale che la versione standard non ha.

Mate 20 X: smartphone-console

La notizia di un terzo smartphone è venuta fuori a pochi giorni dalla presentazione. Indiscrezione confermata: Si chiama Mate 20X e ha un display Oled extra-large da 7,2 pollici. È pensato per l'intrattenimento (a partire dai videogiochi) e per la produttività. Con un display così, la batteria non poteva che essere monstre: 5000 mAh. Ma cosa cambia? C'è un impianto sonoro di qualità superiore e un sistema di raffreddamento più efficiente che risponde alle esigenze dei giocatori. Neanche qui Huawei restiste al confronto. E lo fa non con uno smartphone ma con una console, la Nintendo Switch: Mate 20 X ha un display più grande e una durata della batteria doppia. Prezzo: 899 euro. C'è, infine un Mate 20 con un design diverso, marchiato Porsche e con intarsi in pelle. I prezzi schizzano in alto: 1695 euro per la versione da 256 GB. Per quella da 512 GB si supera quota 2000 euro. Ma non è certo con questo prodotto che Huawei vuole conquistare l'acquirente medio

Huawei da polso

La presentazione si chiude con i dispositivi da polso: uno smartwatch e un "band" per il fitness. Il primo si chiama Watch GT. Il design è da cronografo, meno essenziale dell'Apple Watch, ma più sottile. E anche in questo caso la casa cinese punta molto sulla batteria: dovrebbe durare due settimane con una sola ricarica, molto più dei concorrenti. Due le versioni disponibili: Sport, da 199 euro, e Classic, da 249. Più specifico per il fitness è il Band 3 Pro, con un prezzo di 99 euro.

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