Google dedica a Georges Méliès il primo doodle a 360° e interattivo

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Un'immagine che accosta le pellicole di Méliès con le scene del doodle (Google)
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Il motore di ricerca dedica la sua homepage al regista francese nell'anniversario di uno dei suoi capolavori, "Alla conquista del polo", pellicola del 1912

Google celebre uno dei pionieri del cinema: il doodle che compare nella homepage del motore di ricerca giovedì 3 maggio è infatti dedicato a Georges Méliès, regista francese considerato tra i padri degli "effetti speciali". Una data che Google non ha scelto casualmente: si tratta infatti dell'anniversario di uno dei suoi più grandi capolavori, À la conquête du pôle (Alla conquista del polo), pellicola del 1912. E per celebrare le gesta di un regista tanto rivoluzionario Google ha voluto realizzare un doodle altrettanto visionario, il primo interattivo a 360° o in realtà virtuale.

Perché un doodle dedicato a Méliès

"Sono numerose le soluzioni cinematografiche tecniche e narrative – afferma Google - che Méliès ha inventato agli albori del cinema, in particolar modo per l'utilizzo degli effetti speciali e per la creazione di alcuni dei primi film di fantascienza". "Trascorso ormai più di un secolo – continua il motore di ricerca - dobbiamo allo spirito pionieristico di Georges Méliès buona parte dei prodigi cinematografici e degli effetti speciali odierni. Il titolo di uno dei suoi film, L'Homme-Orchestre (L'uomo-orchestra, 1900), incarna perfettamente lo spirito di Méliès: disegnatore, pittore, caricaturista, mago, direttore teatro Robert-Houdin, scenografo, comico, scrittore, attore, tecnico, appassionato di storie fantastiche, visionario regista di oltre 500 film e proprietario del primo studio in vetro progettato per il cinema. Méliès era coinvolto in ogni aspetto della produzione delle sue opere, dall'ideazione del set alla direzione degli attori. Il contributo di Méliès alla settima arte è stato rivoluzionario".

Dal cinema alla realtà virtuale

Il doodle dedicato a Méliès, il primo di sempre interattivo a 360° o in realtà virtuale, è stato creato in collaborazione con i team di Google Spotlight Stories, Google Arts & Culture e della Cinémathèque Française. E testimonia come l'idea del doodle si sia evoluta. Il primo, pubblicato il 30 agosto 1998, era un omino stilizzato dedicato al festival del Burning Man. Da quei pochi segni grafici si è passati a veri e propri corti d'animazione. Come quello che si può osservare oggi, realizzato assieme ai più grandi esperti di Méliès, tra i quali Laurent Manonni, direttore del patrimonio della Cinémathèque Française. “Méliès – ha spiegato la scenografa del progetto Hélène Leroux - ha portato la magia nel mondo del cinema grazie a un ampio ventaglio di trucchi e illusioni. E noi vogliamo rendergli omaggio utilizzando uno degli strumenti più innovativi e coinvolgenti di cui disponiamo al giorno d'oggi per raccontare una storia: la realtà virtuale”.

Le "profezie" di Méliès

Google sottolinea inoltre le capacità "profetiche" del regista. "Si è anche dimostrato un visionario, in grado di anticipare scoperte o eventi futuri. Il film Voyage dans la Lune (Viaggio nella Luna, 1902) profetizza in modo ironico e, al contempo, sensazionale l'atterraggio dell’uomo sulla Luna, realmente avvenuto 67 anni più tardi. Allo stesso modo, con Le Tunnel sous la Manche ou le Cauchemar franco-anglais (Il Tunnel sotto la Manica, 1907) ha predetto il tunnel della Manica ben prima che questo fosse scavato".

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