Il World Economic Forum ha annunciato la nascita di una piattaforma internazionale per promuovere la collaborazione pubblico-privato contro gli attacchi informatici
La sicurezza informatica vale 500 miliardi di dollari l'anno. A tanto ammontano i danni generati dagli attacchi che colpiscono utenti e imprese. C'è una battaglia da combattere per tentare di arginare il fenomeno: per questo motivo il World Economic Forum ha annunciato la nascita del Global Centre for Cybersecurity, un organismo internazionale che intende promuovere la collaborazione tra il pubblico e il privato contro i cybercrimini.
Nasce una piattaforma internazionale
A comunicare la novità è stato il direttore del Wef Alois Zwinggi (che sarà anche a capo del nuovo organismo), Zwinggi ha descritto il centro come "la prima piattaforma che affronta il problema su scala globale" e ha spiegato che la cybersecurity interessa ormai "tutti gli aspetti della società, inclusa la crescita economica". Il tema va affrontato attraverso "una migliore cooperazione" a livello internazionale. Il Wef si è posto come obiettivo quello di rendere il cyberspazio "più forte e resistente" agli attacchi attraverso la ricerca di soluzioni condivise.
Che cosa farà il Global Centre for Cybersecurity
Per prima cosa verrà istituito un archivio per l'informazione cibernetica, cruciale per la condivisione dei dati e della conoscenza tra diversi soggetti. Verrà poi definito, sempre in modo condiviso, un quadro di regole comuni per potenziare la difesa contro i cybercrimini. Il Global Centre for Cybersecurity sarà un "laboratorio" nel quale monitorare i rischi più recenti e discutere gli scenari futuri. Il centro avrà come base Ginevra e sarà operativo dal prossimo marzo: ne faranno parte industrie, organizzazioni internazionali e i governi del G20.
Europol: "Un passo importante"
Tra i partner c'è anche l'Europol. Il suo direttore, Rob Winwright, ha definito il centro "un passo importante". Wainwright ha sottolineato che si sta accentuando la tendenza ad attacchi verso servizi cruciali, come il settore bancario e che nessuno ne è immune perché si tratta di offensive che vanno progressivamente affinandosi. Non basta quindi mettere una pezza agli attacchi: il sistema più efficace è tentare di prevenirli. Solo così, ha sottolineato Zwinggi, sarà possibile evitare la nascita di "un'epoca buia" e "sfruttare in modo sicuro tutte le potenzialità della quarta rivoluzione industriale".