Apple, impegno per garantire una maggiore sicurezza per i bambini
TecnologiaDopo le denunce riguardanti possibili dipendenze create dai suoi dispositivi, in particolare nei più piccoli, il colosso del tech ha promesso interventi per limitare il fenomeno
Non si è fatta troppo attendere la replica di Apple alle critiche ricevute recentemente da parte di due importanti investitori e dall'ex dipendente Tony Fadell, codesigner del primo iPhone e inventore dell'iPod. L'accusa, quella di non fare abbastanza contro la dipendenza dei più piccoli dai dispositivi è stata sostanzialmente respinta dall'azienda: “Apple si è sempre presa cura dei bambini e lavoriamo per creare prodotti potenti che ispirino, intrattengano ed educhino i bambini mentre aiutano i genitori a proteggerli quando sono online", ha detto un rappresentante del colosso del tech a Business Insider.
L'impegno futuro
Apple, tuttavia, ha dichiarato di voler comunque intervenire per moderare gli effetti di possibili dipendenze dai dispositivi che crea e vende: “Abbiamo nuove funzionalità e miglioramenti pianificati per il futuro, per aggiungere caratteristiche e rendere questi strumenti ancora più 'robusti' dal punto di vista dei più piccoli - ha sottolineato il rappresentante - pensiamo a fondo a come vengono utilizzati i nostri prodotti e all'impatto che hanno sugli utenti e sulle persone che li circondano, prendiamo questa responsabilità molto seriamente e ci impegniamo a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti, specialmente quando si tratta di proteggere i bambini". Nel dettaglio, però, non sono ancora chiari quali sarebbero gli interventi che Apple intende compiere sui suoi prodotti.
Le denunce
"C'è un crescente numero di prove che, almeno per alcuni dei giovani utenti più assidui, evidenzierebbero conseguenze negative non intenzionali". Era questo uno dei passaggi della lettera aperta inviata a Cupertino da Jana Partners Llc e il California State Teachers' Retirement System, titolari complessivamente di due miliardi di dollari in azioni Apple. La missiva spingeva l'azienda a un intervento per la protezione dei bambini, che potrebbe portare a un beneficio a lungo termine anche a tutti gli azionisti. Per quanto riguarda, invece, l'inventore dell'iPod, Tony Fadell, i commenti critici erano comparsi su Twitter l'8 gennaio: "Ci hanno reso schiavi di telefoni e device di ogni tipo - diceva uno dei messaggi - e ora hanno la responsabilità di aiutarci a monitorare e gestire queste dipendenze, fornendoci strumenti adeguati".