Dallo smartphone pieghevole al 5G, top tech nel 2018

Tecnologia
Smartphone, tra le novità del 2018 i primi modelli flessibili (Foto d'archivio: Getty Images)

Display flessibili chericonoscono anche le impronte digitali, reti mobili veloci che renderanno davvero "intelligenti" le città, cybercrime più insidioso: tutta la tecnologia che potrebbe arrivare nel prossimo anno 

Smartphone flessibili e nuovi vantaggi con le reti mobili veloci 5G. Questi due degli elementi che caratterizzeranno il 2018. Un anno in cui il cybercrime farà ancora paura, ma per la tutela della privacy e della sicurezza dei dati potrebbe esserci un salto di qualità.

Smartphone pieghevoli

Tra le novità tecnologiche del 2018 che dovremmo con buona probabilità toccare con mano, ci saranno i primi smartphone pieghevoli. In testa alla corsa al display flessibile potrebbe esserci Samsung. A settembre Koh Dong-jin, capo del ramo "mobile" di Samsung Electronics, aveva annunciato il progetto di lanciare entro l'anno prossimo un dispositivo che può essere ripiegato. Il presunto Galaxy X, come viene indicato dalle indiscrezioni più ricorrenti, potrebbe essere svelato prestissimo, al prossimo CES di Las Vegas a gennaio. Potrebbe vedere la luce nel 2018 anche un telefono pieghevole col marchio Huawei: a stuzzicare l'attesa è stato lo stesso numero uno della compagnia cinese, Richard Yu, che in un'intervista al sito Cnet ha spiegato di avere un dispositivo pieghevole in fase di sperimentazione. C'è anche un iPhone flessibile nel futuro di Apple, anche se forse non a brevissimo. La compagnia di Cupertino ha ottenuto un brevetto negli Usa per un dispositivo elettronico con display flessibile, in grado di piegarsi su entrambi i lati. Secondo alcuni "rumors" la compagnia di Cupertino avrebbe già iniziato a lavorare con LG Display per uno schermo ad hoc. Quanto a Microsoft, secondo quanto riportato dal sito Windows Central la compagnia di Redmond sarebbe al lavoro su "Andromeda", un tablet pieghevole con inchiostro digitale. Il dispositivo potrebbe arrivare ai consumatori all'inizio del prossimo anno.

Display che riconosce impronte

Dopo il riconoscimento di retina e volti, sul fronte dei sensori biometrici potrebbero ancora esserci novità. Il "colpo" del nuovo anno potrebbe essere messo a segno da Samsung se davvero riuscirà, come indicano alcune indicazioni, a introdurre un display con riconoscimento delle impronte integrato nel nuovo Galaxy Note 9. Il lancio è previsto nella seconda metà del 2018. Quanto alla lettura del palmo della mano, per ora si tratta di una tecnologia soltanto brevettata dal gigante sudcoreano, senza un piano commerciale.

Smartphone ancora più potenti

Al prossimo Mobile World Congress di Barcellona vedremo probabilmente una schiera di smartphone sempre più potenti. Potrebbero fare capolino i primi modelli Android equipaggiati con i processori Snapdragon 845 di Qualcomm, appena svelati: i telefonini non saranno solo in grado di mostrare video in Hdr, ma anche di registrarli. Ovviamente in 4K. Sulle fotocamere del futuro promette un salto da gigante Huawei: il prossimo P11 potrebbe rafforzare la collaborazione con Leica e arrivare con un sensore da 40 megapixel con lente tripla e zoom ibrido 5x. La fotocamera frontale dovrebbe essere nettamente potenziata, con sensore da 24 megapixel. Samsung ha invece avviato la produzione di massa di chip di memoria maxi: da 512 GB.

Intelligenza artificiale quasi ovunque

Il 2017 è stato l'anno in cui l'intelligenza artificiale è entrata nei salotti di casa e nei telefonini. Il mercato degli altoparlanti "smart" basati sul riconoscimento vocale è appena sbocciato e in attesa dell'arrivo dei primi dispositivi in Italia c'è già chi punta a ritagliarsi uno spazio pure nei luoghi di lavoro. Amazon ha lanciato una piattaforma del suo assistente virtuale Alexa anche per gli uffici. Quanto agli smartphone, gli sviluppatori cominceranno a lanciare applicazioni che sfruttano finalmente a pieno le potenzialità di tecnologie di intelligenza artificiale che ormai sono integrate perfino nei chip, come il Kirin 970 del Mate 10 Pro di Huawei, e nei software di sistema, come Android nella versione 8.1.

Il decollo della realtà virtuale

Grazie a una politica di prezzi al ribasso i visori per la realtà virtuale nella seconda metà dell'anno hanno registrato uno sprint nelle vendite, facendo breccia soprattutto nel cuore dei video-giocatori. Il trend secondo gli analisti continuerà anche nel 2018. Questa tecnologia sarà non solo più accessibile ma anche più ricca. Facebook ad esempio porterà il "multitasking" nell'esperienza immersiva nei suoi Oculus Rift grazie al supporto di Windows 10 nell'aggiornamento della piattaforma. Tutto ciò che è disponibile dal desktop del proprio pc sarà accessibile anche nell'ambiente virtuale. Mentre si gioca o si esplora un mondo virtuale si potrà ad esempio chattare su Messenger o guardare filmati su YouTube.

Cybercrime: occhio all'Internet delle Cose

Il 2017 è stato un annus horribilis dal punto di vista della sicurezza informatica, con ripercussioni sulla privacy degli utenti di tutto il globo. Per il prossimo anno le previsioni non sono più rosee e uno dei temi principali secondo diversi esperti di sicurezza informatica sarà la vulnerabilità degli oggetti connessi, ovvero l'Internet delle Cose (IoT). Secondo McAfee Labs il "ransomware", l'insieme di virus che prendono in ostaggio dati su pc e smartphone e che chiedono denaro per sbloccarli, si evolverà prendendo di mira nuovi obiettivi, in primis le reti di oggetti connessi. Anche l'intelligenza artificiale potrà rivelarsi un'arma a doppio taglio: il machine learning, l'apprendimento automatico, potrebbe essere sfruttato dai criminali per sostenere i loro attacchi, imparando dalle risposte difensive, sfruttando le vulnerabilità più velocemente di quanto i difensori riescano a individuarle.

Privacy, regole più severe in Europa

Una spinta alla sicurezza e alla maggiore protezione della privacy dei consumatori europei dovrebbe arrivare dal nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR), che entrerà in vigore il 25 maggio 2018. Il pacchetto normativo armonizza le leggi sulla privacy di tutta Europa e costringerà ad adeguarsi a nuovi standard tutte le compagnie che operano nei mercati europei. Prevede multe molto salate (fino al 5% del fatturato) per le aziende che non proteggeranno adeguatamente i dati dei loro clienti e fornitori. Il regolamento inoltre introduce l'obbligo di segnalazione tempestiva di eventuali intrusioni informatiche nei propri sistemi, in modo da dare agli utenti la possibilità di correre ai ripari invece di lasciare campo libero ai criminali (per scongiurare casi come quello di Uber che ha ammesso la violazione dopo oltre un anno). Tra le novità il principio della "privacy by design": la protezione dei dati dovrà essere garantita dalla primissima fase di progettazione di ogni dispositivo elettronico, fino al suo utilizzo e all'eliminazione finale. Si vogliono evitare problemi di "progettazione" per la sicurezza proprio come quello che è stato scoperto quest'anno per le connessioni Wi-Fi.

La spinta al 5G

Il 2018 sarà un anno clou per le reti di telecomunicazione mobile di quinta generazione in Italia, tecnologia che dovrebbe consentire una velocità di 20 Gigabit al secondo in download e tempi di latenza di 4 millisecondi. A settembre il Ministero dello sviluppo economico ha concesso le autorizzazioni per la sperimentazione del 5G in cinque città. A Milano è già partita la sperimentazione di Vodafone Italia che conta di arrivare a una copertura dell'80% della città entro il 2018. Bari e Matera saranno le prime al Sud a beneficiare della tecnologia della connessione internet veloce 5G grazie al progetto del consorzio Tim, Fastweb e Huawei: i primi esperimenti partiranno da giugno prossimo con un primo obiettivo di copertura del 75% della popolazione. A Prato e L'Aquila il via al 5G con Wind Tre-Open Fiber. A queste città si aggiunge Torino, capofila, dove Tim su frequenze già in dotazione è partita in primavera con le prime installazioni. A quali benefici porterà l'adozione del nuovo standard? Se il 4G ha segnato il decollo dei video in streaming sui social, il 5G permetterà ad esempio di scaricare un film in pochissimi secondi sullo smartphone. Non solo, promette di connettere con grande affidabilità i milioni di sensori dell'Internet delle cose e di abilitare nuovi servizi negli ambiti più diversi: dall'energia (con lampioni e contatori "smart" a esempio) al mondo automobilistico (abilitando sensori per il traffico intelligenti e in futuro le auto senza guidatore).

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