Il nuovo piano di sviluppo di Opel punta sull’elettrico

Tecnologia
Opel punta ad entrare entro il 2022 in oltre 20 nuovi mercati di esportazione (Getty Images)

La casa automobilistica tedesca, acquisita lo scorsa estate dal gruppo industriale francese Psa, ha presentato le linee programmatiche per i prossimi anni. Obiettivo: raggiungere livelli di eccellenza nell'ecosostenibilità

Raggiungere livelli di eccellenza nell’ecosostenibilità e implementare le sinergie per ridurre i costi di produzione. Sono questi i cardini del nuovo piano di sviluppo di Opel, presentato il 9 novembre a Ruesselsheim, in Germania, dal Ceo Michael Lohscheller insieme a Carlos Tavares, l'amministratore delegato di Psa, il gruppo industriale francese che ha acquisito la casa automobilistica nei mesi scorsi. Il piano, che prende il nome di 'PACE!', punta a "ripristinare i fondamentali finanziari e migliorare la competitività sostenibile e la crescita dell'azienda tedesca". Un obiettivo da raggiungere con la massima tempestività, spiega Tavares, secondo il quale: "La situazione è drammatica, questo va detto senza giri di parole. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo andare avanti subito".

Risparmi e nuovi guadagni

Opel, precedentemente di proprietà di General motors, è entrata a far parte di Psa, a cui appartengono anche i marchi automobilistici Peugeot, Citroën, Ds e Vauxhall Motors. Per il piano di rilancio della casa tedesca, il gruppo industriale francese ha previsto nuove sinergie che permetteranno "risparmi dell'ordine di 1,1 miliardi di euro entro il 2020 e di 1,7 miliardi di euro entro il 2026". Nello specifico, ha spiegato Lohscheller, Opel rafforzerà, ad esempio, la sua competitività entro il 2020 riducendo i costi in media di 700 euro per ogni auto prodotta. Azioni come queste, secondo il Ceo, contribuiranno a generare "un flusso di cassa positivo e un margine operativo per la divisione auto del 2% entro il 2020 e successivamente del 6% entro il 2026". La speranza dell’azienda è riuscire ad entrare entro il 2022 in oltre 20
nuovi mercati di esportazione per "esplorare altre opportunità a livello mondiale a medio termine".

Obiettivo 2024

Cardine del nuovo piano di sviluppo del marchio è la svolta "green". Opel, infatti, attraverso un accesso alle tecnologie del gruppo Psa, punta a diventare "un leader europeo nella riduzione della CO2, la prospettiva è quella di arrivare al 2024 con una gamma di auto completamente elettrificata". Per riuscirci verranno sviluppati motori con propulsione elettrica pura, ibridi plug-in o motori termici mild hybrid. Nello specifico, entro il 2020, la casa tedesca proporrà quattro modelli elettrificati, tra cui la prossima generazione Corsa, che sarà proposta anche come auto completamente elettrica, e il suv Grandland X Phev. Infine lo storico stabilimento di Ruesselsheim, in Germania, diventerà un centro di competenza globale per l'intero Gruppo Psa, dove saranno progettati tutti i nuovi veicoli Opel e Vauxhall. Tra le competenza identificate per il centro ci sono alcune tecnologie di guida autonoma e lo sviluppo dei sistemi di assistenza per i conducenti. "Prima – ha spiegato Tavares -  veniva deciso tutto a Detroit, il centro delle decisioni oggi non è Parigi, ma Ruesselsheim.

Nessun licenziamento ma salari ridotti

Per la "rinascita" di Opel non saranno previsti licenziamenti nelle fabbriche della casa tedesca dove, fino al 2018, verranno mantenuti tutti i circa 19mila dipendenti in Germania. A risentirne però, fa sapere l’azienda, saranno i salari che subiranno una riduzione attraverso "concezioni innovative del lavoro e indennizzi".

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