Un braccialetto elettronico conterrà i dati medici del paziente

Tecnologia
Un braccialetto elettronico in grado di fornire tutti i dati del paziente: le prime sperimentazioni risalgono già al 2006 (foto d'archivio, Fotogramma)

Un dispositivo da polso è in fase di sperimentazione in un centro sanitario ligure dedicato agli anziani. Basterà avvicinare tablet o smartphone per avere informazioni su analisi e patolgie. Ma si potranno visualizzare anche delle foto

Un braccialetto intelligente, in grado di informare il medico sulle informazioni-chiave relative al paziente che lo indossa. È questo il dispositivo attualmente in fase di sperimentazione in un piccolo paese nell'entroterra della provincia di La Spezia, Brugnato. A portarlo sono tutti i 146 ospiti della struttura socio-sanitaria del Sacro Cuore, una residenza psicogeriatrica e riabilitativa. È la prima volta che questa sperimentazione avviene in Liguria.

 

Le caratteristiche del dispositivo

Il braccialetto "smart" è in grado di ridurre l'errore sanitario fornendo dati anagrafici e patologie; ma ha anche una funzione sociale in quanto sul dispositivo possono essere caricate foto e altre informazioni relative alle attività dell'anziano. Per accedere ai contenuti salvati sul braccialetto il medico deve semplicemente avvicinare il proprio tablet o smartphone, mentre i parenti attraverso un'apposita piattaforma hanno accesso alle foto del loro caro. Nella struttura in cui il dispositivo è in fase di prova sono presenti, inoltre, 5 postazioni a torretta che i pazienti possono attivare per lanciare degli allarmi, semplicemente avvicinandovi il proprio bracciale. In questo modo è possibile agire più tempestivamente in soccorso.

 

I possibili sviluppi

Questa tecnologia da indossare (wearable technology) è stata sottoposta all'attenzione della Regione da parte del direttore della struttura del Sacro Cuore, Roberto Mascolo, che la ritiene utile per facilitare le richieste di soccorso da parte degli anziani affetti da particolari patologie residenti nell'entroterra: "Vorremmo proporlo, se la Regione trova le risorse, per avviare una sperimentazione nei paesi della Val di Vara" ha detto il direttore della struttura.

 

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