Pizza? Te la porta a casa una Ford a guida autonoma

Tecnologia
Un fattorino di Domino's: sarà sostituito dalle auto driverless? (Getty Images)
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La casa automobilistica ha stretto una partnership con Domino's per testare le consegne driverless. L'esperimento serve, prima di tutto, a testare la reazione dei clienti: ecco come funziona 

Arriva la prima pizza “driverless”. Domino's, catena che ci ha preso gusto a sperimentare nuove tecnologie, e Ford (con il supporto dell'Università del Michigan) avvieranno a settembre i test per consegnare le ordinazioni a domicilio con un veicolo a guida autonoma. Per l'esattezza, con una Ford Fusion ibrida.

Un mese di test

L'esperimento sarà molto circoscritto. Avrà luogo solo nella città di Ann Arbor, nel Michigan, Stati Uniti. Durerà un mese, coinvolgerà alcuni clienti selezionati a caso tra coloro che ordinaranno una pizza. E avrà delle forti limitazioni: le auto, pur avendo tutti i sensori necessari alla guida autonoma, avranno sempre un umano al volante. Infatti l'intenzione del test - come ha detto il portavoce di Ford Alan Hall - non è “capire se l'auto può andare da un punto A a un punto B”. L'obiettivo è invece raccogliere informazioni sulla fattibilità del progetto in altre due direzioni. La prima, capire se il sistema di tracciamento gps, che comunica al cliente la posizione dell'auto, funziona a dovere. La seconda, verificare se gli utenti sono pronti a questo tipo di servizio: se, in altre parole, ha mercato.

Come funzionano le consegne

Le consegne driverless prevedono che il sistema invii al cliente un messaggio quando la pizza è in arrivo. E che sia l'utente, in assenza di un fattorino, a uscire, dialogare con uno schermo touch (che fornirà tutte le informazioni necessarie) posto sulla portiera, aprire l'auto grazie a un codice e ritirare margherita e quattro stagioni conservate in un contenitore termico. “Siamo interessati soprattutto a capire cosa pensano le persone di questo tipo di consegna”, ha affermato Russell Weiner, presidente di Domino’s Usa. In particolare, “la questione centrale riguarda gli ultimi 15 metri dell'esperienza. Ad esempio, su come reagiranno i clienti alla necessità di uscire da casa per avere il proprio cibo”.

Domino's, Ford e la tecnologia

La pizza driverless è, per quanto singolare, un'idea coerente con le strategie di Domino's e Ford. La catena di ristoranti sta, da tempo, investendo su metodi di consegna alternativi. In Nuova Zelanda ha portato a casa dei clienti le prime pizze volanti, con un drone che scarica la consegne nel giardino di casa. Ad Amburgo, in Germania, ha invece varato una partnership con Starship Technologies per consegnare le pizze con i robot, via terra. Prima ancora, nel 2015, aveva inventato un sistema di ordinazione via Twitter, utilizzando le emoji. Dall'altra parte, Ford (come ormai tutte le grandi case automobilistiche) sta investendo sulla guida autonoma. Proprio pochi giorni prima dell'accordo con Domino's, un post firmato da Sherif Marakby (responsabile di Ford per i veicoli autonomi ed elettrici) rinnovava l'impegno a “costruire la città del domani” anche attraverso “la collaborazione con diversi partner”.  

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