Alexander e Julius, i robot che lavorano in miniera
TecnologiaLe due macchine, sviluppate dal progetto tedesco Mining-Rox, aiuteranno i minatori nelle operazioni più faticose, ma saranno utili anche alla raccolta dati e ai compiti di primo soccorso
I robot conquistano un altro ambiente di lavoro e arrivano in miniera. Il debutto è avvenuto grazie a un progetto tutto tedesco, Mining-Rox (robot in miniera, appunto), coordinato dall'Università tecnica Bergakademie di Freiberg, che ha presentato "Alexander" e "Julius", i primi due androidi programmati per facilitare il lavoro degli operai nelle cave.
Tecnologia di supporto – Le due macchine, alle quali si affiancherà "Elisabeth" - attualmente in via di sviluppo - vengono mandate nel sottosuolo per svolgere i compiti più difficili e velocizzare le operazioni di primo soccorso. Alexander, creato dalla Clearpathrobotics, prende il nome dal famoso scienziato Friedrich Wilhelm Heinrich Alexander von Humboldt. È dotato di quattro ruote, due motori elettrici, pesa 50 kg ed è mosso dal software Ros hydro. Il suo equipaggiamento tecnico è costituito da due scanner laser, un sistema di illuminazione, telecamere Ethernet e fotocamere Rgb-D. Il suo compito principale è quello di effettuare mappature tridimensionali delle miniere per poi ricrearle virtualmente e permettere l'addestramento dei minatori. Julius è invece un prodotto di Innok robotics dedicato al matematico e ingegnere tedesco, Julius Weisbach. Con quattro ruote motrici e altrettanti motori elettrici per un totale di 140 kg di peso, questa macchina è dotata di sensori e un braccio meccanico Ur5 con tre dita Robotiq 3. Il suo principale compito sarà quello di assistere gli operai nel monitoraggio della miniera, di raccogliere dati e raggrupparli grazie a una geolocalizzazione; e, infine, manipolare gli strumenti da lavoro più pesanti e ingombranti.
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Il futuro - “Alexander, Julius ed Elisabeth potrebbero essere sempre più utili, contribuendo a salvare vite e a contenere i costi. Le miniere possono essere ambienti molto ostili, ma i robot possono spingersi anche in quei luoghi che sono considerati troppo pericolosi per gli umani'', ha spiegato al sito Robohub Bernhard Jung, esperto di robotica e realtà virtuale all'ateneo Tu Freiberg e capo del gruppo di ricerca. ''I robot rappresentano un'opzione molto promettente – precisa Jung - soprattutto per le miniere poste in aree remote, dove si fatica a trovare manodopera qualificata''. Nei prossimi anni ''le miniere saranno sempre più calde - sottolinea l'esperto - e la realizzazione di sistemi di ventilazione e raffreddamento sarà economicamente proibitiva. Infatti il futuro sarà delle miniere completamente automatizzate, senza la presenza dell'uomo''.