Linkedin, arrestato l'hacker russo che rubò 117 milioni di password
TecnologiaNel 2012 il social network denunciò il furto di dati sensibili dai suoi server. Il responsabile è stato arrestato a Praga dall'Fbi
È finito in manette l'hacker che nel 2012 avrebbe partecipato alla violazione dei database di Linkedin, rubando 117 milioni di password e credenziali per il login. L'uomo, un cittadino russo, è stato arrestato a Praga.
La dichiarazione di LinkedIn - "Dopo la violazione dei dati dei membri di Linkedin avvenuta nel 2012, abbiamo continuato a collaborare con l'Fbi per trovare il responsabile", ha dichiarato un portavoce del social network in una nota ufficiale. "Vogliamo ringraziare l'Fbi per il duro lavoro svolto e gli sforzi fatti per localizzare e catturare le persone ritenute responsabili di questa attività criminale".
Arresto a sorpresa - La Polizia ceca, che ha dato notizia del fermo disposto per il presunto criminale, ha dichiarato che si tratta dell'uomo ricercato dall'Interpol e dall'Fbi. Secondo le dichiarazioni delle Forze dell'ordine, al momento dell'arresto l'uomo si trovava in un hotel in centro, a Praga. Vedendo i poliziotti sarebbe apparso sorpreso. Poi avrebbe subito un crollo nervoso, con un successivo trasporto in ospedale.
La violazione del 2012 - LinkedIn dichiarò che solo 6,5 milioni di password e credenziali d'ingresso erano state rubate dai database. Ma a maggio di quest'anno la compagnia è stata costretta ad ammettere il numero reale di informazioni trafugate: ben 117 milioni. Inoltre, l'azienda ha rivelato che una gran parte delle credenziali rubate erano state vendute nel dark web. Il prezzo per ogni set di dettagli si aggirava intorno ai 5 bitcoin (circa 1.756 euro).
La reazione dell'ambasciata russa - Il presunto hacker è in attesa di essere estradato negli Stati Uniti, cosa che non è piaciuta alle autorità russe. Alexey Kolmakov, portavoce dell'ambasciata russa a Praga, ha dichiarato di essere al lavoro per proteggere gli interessi del proprio cittadino. "La nota dichiara che l'uomo è stato arrestato in seguito a una richiesta della corte degli Stati Uniti", ha reso noto Kolmakov. "Insistiamo che il cittadino russo sia giudicato in Russia".
Ombre russe sulle elezioni - La situazione tra Russia e Stati Uniti è particolarmente tesa al momento. Recentemente infatti il Governo americano ha formalmente accusato il Paese guidato da Vladimir Putin di aver messo in campo una serie di attacchi informatici contro il Partito democratico, in previsione delle prossime elezioni. Il presidente Putin ha replicato che uno scandalo del genere non è negli interessi della sua nazione.