
Da Villeneuve a Leclerc passando per Schumacher e Alonso: ecco chi sono stati gli idoli dei tifosi del Cavallino nell'era della F1 moderna. LA FOTOGALLERY

La coppia Ferrari della stagione 1980 è formata da Jody Scheckter, campione del mondo in carica, e Gilles Villeneuve. Sarà un'annata deludente per il Cavallino con Villeneuve quattordicesimo nella classifica iridata finale e Scheckter addirittura diciannovesimo. Il titolo piloti andrà all'australiano Alan Jones (Williams)
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Nel 1981 il pilota francese Didier Pironi prende il posto di Scheckter accanto a Villeneuve, che migliora il risultato della stagione precedente chiudendo al settimo posto assoluto, con il compagno di squadra tredicesimo

La stagione 1982 della Ferrari è funestata da due gravi incidenti: quello che costa la vita a Gilles Villeneuve nel corso delle qualifiche del Gp del Belgio e l'incidente di Didier Pironi in Germania, a seguito del quale il pilota francese dovrà dire addio alle corse. Nella foto Patrick Tambay, ingaggiato dalla Ferrari proprio per sostituire Villeneuve

Alla fine della stagione 1982, Tambay fece coppia con Mario Andretti (nella foto),
pilota italoamericano, già campione del mondo con la Lotus nel 1978. Nonostante la grave perdita di Villeneuve e l'infortunio di Pironi, la Ferrari riuscirà comunque a prendersi il titolo costruttori, grazie anche alla doppietta di Tambay e Mario a Monza

Tambay rimane alla Ferrari anche per la stagione 1983. La scuderia gli affianca un altro francese, René Arnoux (a destra). La scelta si rivela vincente e il Cavallino rampante conquista il titolo costruttori

Arnoux (nella foto a destra) prosegue la sua avventura in Ferrari anche nel 1984 quando la società gli affianca il pilota italiano Michele Alboreto (nella foto a sinistra). Nel 1985, invece, il pilota francese correrà solo il primo Gp in Brasile. Al suo posto il Cavallino acquista Stefan Johansson

Johansson farà coppia con Alboreto anche nella stagione 1986

Nel 1987 ad Alboreto viene affiancato il giovane austriaco Gerhard Berger, proveniente dalla Benetton. Correrà in rosso per tre stagioni, cogliendo alcune importanti vittorie, fra cui quella di Monza ’88, a poche settimane dalla morte di Enzo Ferrari. Passa alla McLaren nel 1990, ma torna a Maranello per altre tre stagioni nel ’93.

Dopo l’arrivederci ad Alboreto, nel 1989 la Ferrari porta in rosso l’inglese Nigel Mansell (a sinistra). Uno dei piloti più veloci del Circus, ma sempre troppo impulsivo (o sfortunato) nei momenti topici. Per lui due stagioni a Maranello, prima del ritorno alla Williams, coronato dal titolo mondiale nel ’92

Nel ’90 la Ferrari fa il colpo di mercato e, sfruttando le tensioni interne alla McLaren, mette sotto contratto il campione del mondo in carica, Alain Prost (a destra). Il francese è in corsa per bissare il mondiale fino alla gara di Suzuka, quando Senna su McLaren spinge l’ex compagno fuori pista con sé, poco dopo la partenza, “restituendo” la cortesia dell’anno prima e vincendo il campionato

A Prost, nel 1991, viene affiancato un altro francese. È il giovane Jean Alesi (nella foto con Berger), che si era messo in evidenza con la Tyrrell. Amatissimo dai tifosi, resterà a Maranello per cinque stagioni, ottenendo però una sola vittoria e diventando proverbiale soprattutto per i tanti risultati sfuggiti di un soffio, nonostante la grande grinta

Alla fine della stagione 1991 Prost, in rotta con la dirigenza Ferrari, definisce “un camion” la sua macchina. Viene licenziato e il GP di Australia diventa una gara storica per l’italiano Gianni Morbidelli (con la tuta nera nella foto di gruppo), collaudatore della scuderia, che ottenne il sesto posto ad Adelaide

La grande speranza del 1992 è un altro italiano e si chiama Ivan Capelli, arrivato in rosso dopo le buone stagioni con March e Leyton House. L’annata ferrarista però sarà un disastro da ogni punto di vista e, a due gare dalla fine, per Capelli arriva anche un mesto licenziamento

Il sedile di Capelli, per le ultime due gare, va al collaudatore della Ferrari, Nicola Larini. Larini (pilota apprezzatissimo anche sulle vetture turismo) tornerà sulla rossa per due gare anche nel 1994, quando coglierà un secondo posto nella tragica gara di Imola

Il 1996 è l'anno dell'alba dell'era Schumacher alla Ferrari. Da quella stagione e fino al 1999 il pilota tedesco farà coppia con Eddie Irvine, che proprio al suo ultimo anno con la scuderia di Maranello sfiora il titolo mondiale. Nel 1999, infatti, complice l'infortunio di Schumi, l'irlandese diventa la prima guida del Cavallino

Al posto di Michael Schumacher, durante il periodo di convalescenza del pilota tedesco, la Ferrari ingaggia il finlandese Mika Salo. La Rossa, pur perdendo il titolo piloti nel '99, metterà in bacheca il campionato costruttori

Dal 2000 al 2005, poi, Schumacher fa coppia fissa con il pilota brasilano Rubens Barrichello. Sono gli anni d'oro della Ferrari e del pilota tedesco, che vincerà cinque titoli consecutivi (2000, 2001, 2002, 2003, 2004)

Dal 2006 il posto di Barrichello viene preso da un altro brasiliano: Felipe Massa (a sinistra)

Massa e Schumacher faranno coppia solo nel 2006, anno dell'addio del pilota tedesco alla Ferrari. Nel 2007, infatti, al suo posto arriva il finlandese Kimi Raikkonen, subito campione del mondo al suo esordio con il Cavallino

Nel 2009 l'incidente di Massa nel corso delle qualifiche del Gp di Ungheria, costringe il pilota brasiliano a finire anzitempo il suo mondiale. Al suo posto la Ferrari mette inizialmente il collaudatore storico, Luca Badoer

Badoer corre i GP d'Europa e Belgio, prima di essere sostituito a sua volta da Giancarlo Fisichella, che guida la Ferrari fino al termine della stagione 2009

Con l'addio di Raikkonen nel 2010, la nuova coppia Ferrari è formata da Massa, rientrato dall'infortunio e dallo spagnolo Fernando Alonso (a destra)

La coppia Massa-Alonso correrà insieme fino al 2013, quando Raikkonen rientrerà in Ferrari per prendere il posto proprio del pilota brasiliano. Dopo aver corso con Alonso nel 2014, Raikkonen farà coppia con Sebastian Vettel fino al 2018

Nel 2019 il giovane Charlesl Leclerc prende il posto di Rakkonen e affianca Vettel, il quale ha annunciato il 12 maggio 2020 il mancato rinnovo con la Ferrari. Le strade del pilota tedesco e del Cavallino si separeranno quindi alla fine dell'anno
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