
L’attaccante classe 1990 è uno dei calciatori italiani più contestati (ma anche vincenti) della sua generazione. Al suo talento non sempre si sono accompagnate disciplina e costanza. LA FOTOGALLERY
A cura di Vincenzo Genovese

Gioie e dolori, gol spettacolari e comportamenti discutibili, sconfitte cocenti e temporanee resurrezioni: è la carriera di Mario Balotelli, che oggi compie 30 anni. Dal Triplete alla rottura con il Brescia, ecco la sua storia

Mario nasce il 12 agosto 1990 a Palermo da genitori ghanesi, Thomas e Rose Barwuah. Nel 1993 è affidato dal tribunale per i minorenni alla famiglia Balotelli, in provincia di Brescia. Gioca nelle giovanili del Lumezzane e nel 2006 viene acquistato dall’Inter

L’anno successivo è già in prima squadra: esordio in serie A il 16 dicembre 2007 e primi gol, in Coppa Italia alla Reggina, pochi giorni dopo. Nel gennaio 2008, con una doppietta consente all’Inter di battere la Juventus nei quarti della coppa nazionale

Il finale convulso di quella stagione vede Balotelli protagonista: anche a causa degli infortuni dei compagni di squadra, Mario gioca e segna ad Atalanta, Fiorentina (in foto) e Siena tre gol determinanti per lo scudetto

Nel primo anno di José Mourinho sulla panchina dell’Inter Balotelli alterna prestazioni convincenti ad altre più opache. Dà un contributo importante per la vittoria del campionato, ma si segnala anche per qualche lite di troppo in campo e per comportamenti poco consoni al di fuori, che i giornali sportivi cominciano a battezzare “balotellate”

Balotelli è anche al centro di diversi episodi controversi riguardanti ululati razzisti, una costante che lo seguirà per tutta la carriera. Tra marzo e aprile del 2009 entra in aspra polemica sia con i tifosi della Roma (a San Siro), che con quelli della Juventus a Torino. In foto: una manifestazione di sostegno da parte della Curva Nord interista

La stagione 2009/2010 è quella del Triplete: l’inter vince campionato, Coppa Italia e Champions League. L’apporto di Balotelli è spesso decisivo, come nella partita di Champions contro il Rubin Kazan, ma comportamenti sopra le righe gli causano problemi con compagni e tifosi

L’episodio più noto accade il 20 aprile 2010, quando l’Inter batte 3-1 il Barcellona nella semifinale di andata di Champions. Balotelli, entrato per gli ultimi 15 minuti, risponde ai fischi del pubblico di San Siro e getta la maglia per terra al termine dell’incontro

Dopo un addio piuttosto burrascoso, Balotelli si trasferisce per 28 milioni di euro al Manchester City, dove ritrova Roberto Mancini, suo primo allenatore in nerazzurro e grande estimatore

L’impatto con il calcio inglese è complicato, anche a causa di un infortunio al ginocchio. Mette comunque a segno 10 gol complessivi e alza la FA Cup, risultando il migliore in campo nella finale

Nella stagione successiva, Balotelli è uno dei trascinatori del Manchester City, che vince un campionato dopo 44 anni. Tra i momenti più significativi ci sono la doppietta nel derby contro il Manchester United (in foto) e l’assist per il gol di Sergio Agüero che vale il titolo all’ultimo respiro

Il 2012 è anche l’anno dell’Europeo in Polonia e Ucraina: Balotelli è l’attaccante titolare dell’Italia e concluderà la manifestazione con tre reti

Storica è la doppietta alla Germania in semifinale, accompagnata da un’esultanza divenuta subito molto popolare e da un commovente abbraccio con la madre adottiva a fine partita

Alla fine del 2012 Balotelli viene pure inserito fra i candidati del Pallone d'oro FIFA. Ma il rapporto con il suo club peggiora e nel gennaio del 2013 viene ceduto al Milan, squadra di cui è da sempre tifoso

Esordisce in rossonero con una doppietta e trascina la squadra al terzo posto finale. Sembra l’inizio di un rapporto duraturo, ma l’anno successivo il Milan si classifica ottavo e Balotelli finisce nella lista dei partenti

L’attaccante classe 90’ non brilla al Mondiale in Brasile: una rete contro l’Inghilterra e due prestazioni negative contro Costa Rica e Uruguay nelle tre partite della deludente spedizione azzurra

Lo acquista il Liverpool, per circa 20 milioni di euro. Ma la seconda avventura inglese non gli sorride: soltanto quattro gol e ritorno al Milan in prestito l’anno successivo

La nuova esperienza in rossonero va ancora peggio: una rete soltanto in campionato, alla Juventus, e tante polemiche che lo riguardano sui social network

La parabola discendente, ormai pienamente imboccata, lo porta al Nizza, in Francia, a costo zero nel 2016. Un’occasione di rinascita sfruttata solo a metà: i gol non mancano, ma nemmeno i problemi fisici, i cartellini rossi e le incomprensioni con l’allenatore Patrick Vieira, suo compagno ai tempi dell’Inter

Dura appena 6 mesi, con 8 gol, l’esperienza all’Olympique Marsiglia: nell’estate 2019 Balotelli torna a casa e si accasa al Brescia a parametro zero

Anche con i lombardi, però, la favola diventa presto incubo: la squadra a fine anno retrocede in Serie B e nonostante qualche sporadica prodezza, Balotelli inanella partite deludenti prima dello stop del campionato a causa del Covid-19. Durante il lockdown, lo strappo definitivo con il presidente Massimo Cellino gli costa l’esclusione dalle ultime giornate di campionato