René De Silvestro: “Porto la mia storia di coraggio a Milano Cortina”

Gli occhi buoni e il sorriso aperto, quasi imbarazzato. René De Silvestro, che porta le sue montagne nello sguardo, è uno dei volti più noti tra gli atleti paralimpici italiani. Già detentore di più titoli mondiali nello sci alpino, De Silvestro rappresenterà l’Italia come portabandiera ai Giochi invernali di Milano Cortina 2026. “Quando mi hanno comunicato di essere stato selezionato – confessa a Sky tg24 Insider – mi sono commosso. Sarà un’emozione unica”. "Nonostante tutto, avrei realizzato i miei sogni" Appena ventinovenne, René porta gli sci ai piedi da quando ha cinque anni. “La passione per questo sport – racconta – me l’ha passata mio padre. Ha sempre voluto che io e miei fratelli imparassimo a sciare e mi ha accompagnato in tutte le gare che ho fatto”. De Silvestro inizia così a dedicarsi completamente allo sport, dividendosi tra sci alpino e hockey sul ghiaccio. “Dai 12 anni ho deciso di sciare e basta, partecipando ad alcune competizioni nazionali. Poi, con l’incidente, è cambiato tutto”. Il 22 dicembre 2013 René ha 17 anni e, durante un allenamento, scivola in una scarpata e finisce contro un albero, riportando la frattura di due vertebre e una lesione midollare incompleta. “Mi hanno operato d’urgenza all’ospedale di Vicenza. Mi sono reso conto subito di quello che stava succedendo, che non muovevo più le gambe, ma non mi sono dato per vinto. Ho pensato che, anche se fossi rimasto in quelle condizioni, avrei fatto di tutto per realizzare ugualmente i miei sogni”. tornare a sciare, in un modo o nell'altro René torna a casa dopo sette mesi di convalescenza, determinato a non arrendersi nonostante tutto. “Sapevo che quello che era successo era grave, ma non volevo stare più male del dovuto. C’era un fisioterapista di Cortina, Orlando Maruggi, che insisteva perché mi avvicinassi al mondo paralimpico. Io, però, non ne sapevo nulla e non avevo la minima idea delle discipline che vi si praticavano. Orlando mi ha spinto a provare l’atletica leggera e ho scoperto di avere un talento nei lanci, tanto da riuscire a partecipare a qualche competizione nazionale. Maruggi è ancora oggi il mio preparatore atletico”. Ma il sogno di René resta quello di tornare a sciare, in un modo o nell’altro. “L’inverno successivo all’incidente mio padre conobbe Fabrizio Zardini, che sciava con il monosci a Cortina. Mi convinsi a provarlo anch’io e la sensazione di tornare sulla neve fu bellissima. Non avevo dimenticato la tecnica basilare di quello sport e fu come essere catapultato all’anno prima, quando stavo ancora in piedi. Avevo trovato il modo di tornare a sciare e, stavolta, anche meglio”. il sogno dei giochi De Silvestro esordisce nella Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico nella stagione 2016-2017. A marzo 2018 è già alle Paralimpiadi di Pyeongchang. “I primi Giochi – ricorda – non si dimenticano mai. Ho ancora impressa nel cuore la cerimonia di apertura, la sensazione che tutta quella festa è per te, che sei tu il protagonista. Ma quelle Paralimpiadi non potevano andare bene, avevo appena iniziato. Le mie soddisfazioni me le sono prese quattro anni dopo, a Pechino, quando ho vinto un bronzo e un argento”. Adesso René si prepara alle Paralimpiadi di Milano Cortina, di cui è anche ambassador. “Giocherò in casa e sono sicuro che il tifo mi darà la carica. Verrà a vedermi tutta la mia famiglia e ho delle ottime sensazioni. Ne vedremo delle belle”.

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Benedetta Macchini