Nuoto, le Azzurre Pilato e Tarantino fermate a Singapore per furto

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Ansa/IPA

Le due atlete pugliesi, che si erano trattenute in vacanza dopo i Mondiali di nuoto che si sono svolti a Singapore, erano state fermate il 14 agosto. Grazie all'intervento dell'ambasciata italiana, sono state rilasciate dopo qualche ora. Pilato in un post su Instagram: "Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati"

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Sono rientrate in Italia Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, le due nuotatrici azzurre erano state fermate in aeroporto a Singapore con l'accusa di furto. Il loro rientro, avvenuto lo scorso 20 agosto, è stato possibile dopo l'intervento dell'ambasciata d'Italia e della Farnesina. La notizia è stata resa nota oggi.

L'intervento della Farnesina

Le due atlete pugliesi, 20 anni Pilato e 22 Tarantino, si erano trattenute in vacanza dopo i Mondiali di nuoto svoltisi proprio a Singapore. Erano state fermate il 14 agosto e, grazie all'intervento dell'Ambasciata italiana e della Farnesina sono state rilasciate dopo qualche ora. Hanno poi alloggiato in hotel fino al rientro in Italia. Il loro fermo era avvenuto in aeroporto, dove una telecamera di sorveglianza le avrebbe sorprese mentre infilavano in una borsa degli oggetti sottratti in un negozio. 

Pilato: "Nessuna volontà di compiere gesti inadeguati"

"Durante il mio rientro dall'Asia - racconta Pilato in un post su Instagram - a seguito della partecipazione ai Campionati Mondiali e di un breve soggiorno privato con altri miei compagni della nazionale di nuoto, mio malgrado, sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore. In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano".   Dopo questa premessa, Pilato prosegue: "Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell'Ambasciata Italiana. La vicenda fortunatamente si è conclusa in poche ore, senza nessuna implicazione, grazie anche alla mia massima trasparenza nei confronti delle stesse autorità aeroportuali di Singapore. Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all'onestà personale".  

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