
La procura federale della Figc è in possesso del video, con relativo audio, della bestemmia pronunciata dal capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, al termine di Juventus-Inter dello scorso 16 febbraio. In un primo momento si era potuto visionare solo il labiale del giocatore osservando le immagini senza audio
La procura federale della Figc è in possesso del video, con relativo audio, della bestemmia che sarebbe stata pronunciata dal capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, al termine di Juventus-Inter dello scorso 16 febbraio, match di serie A concluso con la vittoria dei bianconeri. Secondo quanto emerso, adesso l'iter del procedimento sarà caratterizzato da ulteriori indagini che, una volta concluse, dovrebbero portare ad una decisione rispetto a quanto successo. E adesso, cosa può aspettarsi l’attaccante argentino?
Cosa è successo dopo il derby d'Italia e cosa succederà a Lautaro Martinez
Dopo la sconfitta contro la Juve all'Allianz, Lautaro Martinez era finito sotto osservazione per una presunta bestemmia. In un primo momento per le autorità federali è stato disponibile solamente il video con il labiale, con il pm Giuseppe Chinè alla ricerca della certezza assoluta che il 10 interista avesse realmente pronunciato una frase simile. Da qui, la ricerca dell'audio. L'Inter si era definita ottimista, in attesa dell'evoluzione dell'inchiesta. Lautaro, in gol nella sfida successiva contro il Genoa, aveva commentato: "Non ho mai bestemmiato, quanto è successo mi ha dato fastidio. Cerco di imparare e trasmettere rispetto anche ai miei figli. Chi mi conosce sa che persona e che padre sono. Mi sento tranquillissimo". L’evoluzione degli eventi sottolinea che adesso quell’audio è reperibile. Ma come conferma anche Sky Sport al centro della questione c’è quello che viene definito un “corto circuito giuridico” che dovrebbe consentire a Lautaro Martinez di non pagare con una squalifica la bestemmia. E di essere in campo nella super sfida contro il Napoli. Quale il motivo? Per capirlo, come spiega Eurosport, serve fare riferimento all’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva che prevede che, una volta ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini, le società di calcio abbiano la possibilità di "richiedere con una proposta di accordo trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata alla segreteria della Procura federale, l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata, indicandone il tipo e la misura oppure, ove previsto dall'ordinamento federale, l'adozione di impegni volti a porre rimedio agli effetti degli illeciti ipotizzati". Ci saranno quindi sette giorni, prima del deferimento, per patteggiare e tramutare la sanzione in una multa.
La mancata sanzione
Questo perché la bestemmia, non essendo chiaramente udibile in onda, la Procura non l'ha segnalata nell'immediatezza al Giudice Sportivo secondo quanto prevede la procedura della prova tv. La cui sanzione, nel caso della presenza di un audio chiaro, prevede minimo un turno di squalifica. Lo stesso Giudice Sportivo, dopo il derby d’Italia e senza una precisa segnalazione, non ha sanzionato Lautaro che poi ha guidato i nerazzurri alla vittoria contro il Grifone. Se le tv avessero trasmesso subito l’audio, il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea avrebbe invece potuto squalificare l’argentino già il 18 febbraio. Ma non è stato chiesto nemmeno un supplemento di indagini da parte della procura della Figc che ha deciso di muoversi ed aprire un fascicolo solo qualche giorno dopo.
