
Secondo quanto riportato dall'Ansa, i Pm di Roma contestano irregolarità nelle annate dal 2019 al 2021. Nel mirino della Procura presunte plusvalenze nelle compravendite di Manolas e Osimhen. Coinvolti anche il club e il dirigente Chiavelli. I legali della difesa: "Il presidente è assolutamente estraneo alle contestazioni"
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nell’ambito di un’indagine per falso in bilancio relativa agli esercizi finanziari del 2019, 2020 e 2021. Come riportato dall'Ansa, la richiesta avanzata dai pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano riguarda anche la società calcistica e Andrea Chiavelli, dirigente di fiducia del patron azzurro. L'inchiesta si concentra su presunte plusvalenze fittizie, in particolare nell’operazione di mercato che ha portato il difensore Kostas Manolas dalla Roma al Napoli nell’estate del 2019 e nell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen dal Lille nel 2020.
Legali De Laurentiis: "Assolutamente estraneo alle contestazioni"
Gli avvocati Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, che assistono il Presidente De Laurentis e la S.S.C. Napoli, hanno dichiarato che "i propri assistiti sono assolutamente estranei alle contestazioni, mosse dalla Procura della Repubblica di Roma, relative ad irregolarità di natura bilancistica risalenti agli anni 2019-2021". Per i legali "appare incomprensibile la decisione di procedere anche nei confronti della S.S.C. Napoli considerando che agli atti risultano depositati pareri redatti da consulenti tecnici e da enti terzi (Assomine) che dimostrano in modo incontrovertibile che il Napoli abbia agito in modo legittimo e rispettoso dei principi contabili italiani. Siamo estremamente convinti che il procedimento si concluderà positivamente".
