Il numero uno dell'Agenzia mondiale antidoping è tornato sui casi parlando a una testata polacca. "Sia le sostanze, sia le circostanze sono diverse", ha detto Banka parlando del tennista italiano e di quella polacca, verso i quali la Wada ha adottato decisioni differenti. Per Sinner sono stati chiesti 1-2 anni di squalifica, per Swiatek ha invece rinunciato al provvedimento
Il presidente della Wada, l'Agenzia mondiale antidoping, è tornato a parlare del presunto caso di doping che ha colpito il tennista azzurro Jannik Sinner. Witold Banka, interpellato dal sito polacco Rz, ha sottolineato come i casi dell’altoatesino e della tennista Iga Swiatek siano “completamente diversi” e non possano “essere confrontati. Sia le sostanze (trimetazidina e clostebol, ndr), sia le circostanze sono diverse". Alla luce della diversità dei due casi di presunto doping, la Wada ha infatti chiesto la squalifica del numero uno del mondo, ma non della Swiatek. Nel caso della polacca, attuale numero due nel ranking mondiale, risultata positiva alla trimetazidina, la Wada in un comunicato aveva spiegato di aver richiesto un parere a un consulente legale esterno "che ha ritenuto che la spiegazione della contaminazione dell'atleta fosse ben dimostrata, che la decisione dell'Itia (la sospensione di un mese, ndr) fosse conforme al Codice mondiale antidoping e che non ci fossero basi ragionevoli per appellarsi".
Il caso Sinner
Diversa la situazione di Jannik Sinner, contro il quale la Wada ha presentato un appello, con richiesta di 1-2 anni di squalifica. A muovere il ricorso dell'agenzia mondiale antidoping sarebbe infatti il principio della responsabilità oggettiva. "Un atleta professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell'antidoping", ha spiegato Banka, riferendosi alla contaminazione di Sinner avvenuta a causa di una pomata usata dal fisioterapista Giacomo Naldi, poi licenziato. "La decisione del licenziamento - ha aggiunto il numero uno della Wada - è sostanziale e basata su premesse razionali. Inoltre, una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa mentre lo steroide contenuto nell'unguento utilizzato dal suo stretto collaboratore è un'altra.
