Powerchair hockey, i Warriors festeggiano il loro primo scudetto

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La squadra rossoblù ha sconfitto i Black Lions Venezia in una finale scudetto ad altissima tensione. Un successo che assume un valore ancora più grande perché ottenuto nell’anno nel quale la società mantovana festeggia i suoi primi dieci anni di storia

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10 secondi alla fine. 10 secondi che rimbombano in tutto il palazzetto. Anche perché segnano il termine di minuti interminabili. 3, 2, 1. Inizia la festa. I Macron Warriors Sabbioneta sono Campioni d’Italia della serie A1 di powerchair hockey. La squadra rossoblù ha sconfitto per 7-5 i Black Lions Venezia nelle finali scudetto che si sono giocate l’ultimo weekend di maggio a Lignano Sabbiadoro. 

La partita

Una partita equilibrata. Ma anche veloce e tattica, come è questo sport. A ogni gol dei Warriors corrisponde una risposta di Venezia. Il primo quarto vede un parziale vantaggio della squadra mantovana. Tripletta della giovane promessa Leonardo Catania, classe 2004, e gol del capitano Jignea. Venezia risponde con due reti. Finisce 4-2. Nel secondo quarto sono i lagunari a imporsi con un parziale di 3-1. Parità assoluta. La seconda parte della partita si gioca a un ritmo elevatissimo con attacchi da entrambe le zone e difese impegnate a rispondere. Jignea trova il gol del vantaggio e nell'ultimo quarto ci pensa ancora Leo Catania a incrementarlo. Fino a quei 10 secondi. E ai festeggiamenti. Un successo che assume un valore ancora più grande perché ottenuta nell’anno nel quale la società mantovana festeggia i suoi primi dieci anni di storia.

Le parole di coach Merlino

“Che posso dire – ha commentato a caldo e con evidente emozione coach Fabio Merlino - è una gioia immensa e una grande soddisfazione per il grande lavoro fatto da tutti i ragazzi e da tutto lo staff. Ci abbiamo creduto, abbiamo lavorato tanto e ora possiamo sinceramente dire che ce lo siamo meritati questo scudetto. Abbiamo fatto una stagione di altissimo livello e sapevamo di arrivare qui a Lignano Sabbiadoro da favoriti, ma dovevamo stare con i piedi per terra e siamo stati bravi a farlo perché sia in semifinale che in finale abbiamo incontrato delle signore squadre. E poi, nel decennale della nostra nascita come società, assume un gusto ancora piu’ dolce. Per me è un'emozione grandissima come allenatore alzare questa Coppa. Ringrazio tutti i miei ragazzi, lo staff, i partner che ci sono stati accanto e hanno creduto in noi e poi i nostri tifosi, splendidi come sempre. Un pezzo di questo scudetto è anche loro”.

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