Il giovane era stato disarcionato dal suo cavallo riportando un trauma cranico e un’emorragia interna che lo avevano costretto in un coma farmacologico
Stefano Cherchi, il ventitreenne astro nascente dell’ippica di origini sarde, non ce l’ha fatta. Caduto in gara in Australia 2 settimane fa, non si è più ripreso ed è morto nell'ospedale di Canberra. Il giovane era stato disarcionato dal suo cavallo riportando un trauma cranico ed un’emorragia interna che lo avevano costretto in un coma farmacologico. Cherchi si trovava al comando della corsa in sella ad Hasime quando è rimasto vittima della terribile caduta; dopo due settimane di ricovero in gravi condizioni il fantino sassarese è morto alle 12.30 australiane di mercoledì 3 aprile. L’annuncio è arrivato su X, l'ex Twitter, dalla NSW Jockeys Association, che sostiene i fantini e gli apprendisti del NSW.
Il sostegno dei colleghi
Molti erano stati gli sforzi di colleghi e amici nel tentativo di aiutarlo, come quello del fantino inglese Aidan Jones, che ha partecipato ad una maratona in Newmarket a Cambridge con l’obiettivo di promuovere una raccolta fondi per Stefano Cherchi. Su JustGiving, portale di crowdfunding, erano stati raccolti più di 6mila euro, ed era anche stata organizzata durante il periodo pasquale una veglia di preghiera in Sardegna, a testimonianza dell’affetto per il giovane fantino sardo.
Aveva già collezionato 106 vittorie
Considerato un autentico talento, Stefano Cherchi si era trasferito a Newmarket, in Inghilterra, quando aveva appena 16 anni. Cresciuto sotto l'egida dell'allenatore di purosangue Marco Botti, Oltremanica aveva conquistato 106 vittorie e un pieno di consensi e di popolarità.