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Decisione Uefa: Juventus esclusa dalla prossima Conference League. Giocherà la Fiorentina

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©IPA/Fotogramma

I bianconeri fuori per un anno dalle competizioni europee per il mancato rispetto del Settlement Agreement, l'accordo con cui lo scorso agosto il club si era impegnato a rientrare nei parametri del Fair Play finanziario entro il 2025. Dovranno anche pagare una multa fino a 20 milioni di euro. La società ha fatto sapere che, “pur ritenendo corretto il proprio operato”, non farà appello. Il presidente Ferrero: “Siamo dispiaciuti, ma da ora guardiamo al campo e non ai tribunali sportivi”

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La Juventus non giocherà la prossima Conference League. A deciderlo è stata l’Uefa, che ha escluso i bianconeri dalla competizione per la stagione 2023/2024. Il motivo è il mancato rispetto del Settlement Agreement, l'accordo con cui lo scorso agosto il club si era impegnato a rientrare nei parametri del Fair Play finanziario entro il 2025. La Juve, oltre all'esclusione per un anno dalle competizioni europee, dovrà anche pagare una multa fino a 20 milioni di euro. Nella prossima Conference League, quindi, giocherà la Fiorentina.

La Juve non presenterà appello

La società bianconera ha fatto sapere che, “pur ritenendo corretto il proprio operato”, non farà appello. La "Juventus, pur continuando a ritenere inconsistenti le asserite violazioni e corretto il proprio operato, ha dichiarato di accettare la decisione rinunciando a proporre appello, escludendo espressamente, e lo Uefa Cfcb prendendone nota, che questo possa costituire ammissione di qualsiasi responsabilità a proprio carico", si legge in una nota del club.

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La decisione dell’Uefa sulla Juve

Le indagini sulla Juventus, e anche sul Chelsea, erano state aperte dalla Cfcb (Uefa club financial control body), l'organo di controllo finanziario dei club Uefa. La Prima Camera di questo organismo ha ora chiuso definitivamente il procedimento avviato l'1 dicembre 2022, deliberando che il club bianconero ha violato l'accordo transattivo firmato nell'agosto 2022. Per il Chelsea l'addebito è di avere "violato i regolamenti sulle licenze per club Uefa e sul fair play finanziario", fornendo "informazioni finanziarie incomplete".

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La multa di 20 milioni

La Juve ha ricevuto anche una multa da 20 milioni di euro. Di questi, ha spiegato l’Uefa, "10 milioni sono condizionali e saranno applicati solo se i bilanci annuali del club per gli anni finanziari 2023, 2024 e 2025 non saranno conformi ai requisiti contabili". Nella sua nota, anche la società bianconera ha spiegato: "Per effetto della decisione, Juventus sarà tenuta al pagamento di un contributo economico di 10 milioni di euro, in parte trattenuto dagli introiti della partecipazione alle competizioni Uefa nelle prossime stagioni sportive, e potrebbe essere tenuta al pagamento di un ulteriore contributo economico condizionale pari a 10 milioni nel caso in cui i bilanci di Juventus al 30 giugno 2023, 2024 e 2025 presentassero significative violazioni delle Uefa Club licensing and financial sustainability regulations (Cl&fs). Tale importo condizionale sarebbe eventualmente trattenuto dagli introiti della partecipazione alle competizioni Uefa nelle prossime stagioni sportive".

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Il presidente Ferrero: “Siamo dispiaciuti, ma ora guardiamo al campo”

Dopo la decisione dell’Uefa è arrivato anche il commento di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus. "Siamo dispiaciuti. Non condividiamo l'interpretazione che è stata data delle nostre tesi difensive e restiamo fermamente convinti della correttezza del nostro operato e della fondatezza delle nostre argomentazioni. Tuttavia abbiamo deciso di non presentare appello contro questo giudizio. Questa decisione è in linea con quella presa lo scorso maggio nell'ambito dei contenziosi con la Figc. Come in quel caso, preferiamo mettere fine al periodo delle incertezze e assicurare ai nostri stakeholders interni ed esterni la totale visibilità e certezza sulla partecipazione del club alle future competizioni internazionali. Andare in appello ed eventualmente in altri gradi di giudizio, incerti negli esiti e nei tempi, aumenterebbe l'incertezza rispetto alla nostra eventuale partecipazione alla Champions League 2024-2025. Vogliamo invece che la prima squadra, i nostri tifosi, i nostri sponsor, fornitori e partner finanziari possano vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati conseguibili sul campo, soprattutto dopo la turbolenta stagione passata. Nonostante questa sofferta decisione, possiamo adesso affrontare la nuova stagione guardando il campo e non i tribunali sportivi".

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Dalla Fiorentina nessun commento

La Fiorentina, intanto, ha fatto sapere di aver preso atto del verdetto della Uefa ma non ha rilasciato commenti ufficiali. Il club attende l'ufficialità del suo ripescaggio in Conference League al posto della squadra bianconera: il ripescaggio avverrebbe in virtù dell'ottavo posto ottenuto dai viola nello scorso campionato. In questo caso, la squadra di Vincenzo Italiano dovrebbe affrontare il 24 e il 31 agosto, per il secondo anno di fila, i playoff della competizione che nell'ultima edizione l'ha vista arrivare fino alla finale (persa il 7 giugno a Praga per 2-1 contro il West Ham).La decisione della Uefa era attesa da settimane, ma ora la società di Rocco Commisso potrà definire meglio le proprie strategie di mercato: finora sono arrivati Sabiri (preso a gennaio), Parisi e Arthur, i prossimi obiettivi sono un centravanti (piacciono l'argentino Beltran del River Plate e Nzola dello Spezia) e un centrale difensivo (nel mirino il croato Sutalo della Dinamo Zagabria). Intanto il club viola sta accelerando per il centrocampista Gino Infantino del Rosario Central, classe 2003, argentino con passaporto italiano.

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