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Basket Ncaa, polemica in Usa per il gesto di Reese contro Clark: cosa è successo

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La star della Louisiana State University ha subito critiche per aver schernito la guardia dell'Università dell'Iowa prima con la mano sul volto e poi indicandosi l'anulare durante la finale del campionato universitario nazionale di basket femminile 

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Domenica 2 aprile, la Louisiana State University ha battuto per 102 a 85 l'Università dell'Iowa nella finale di basket femminile Ncaa. Un match che ha fatto discutere e non solo per l’evento sportivo in sé, che è stato seguito in media da 9,9 milioni di spettatori su Espn. Negli ultimi secondi della partita, le telecamere hanno ripreso Angel Reese, stella della Lsu, mentre rivolgeva all’avversaria Caitlin Clark un gesto della mano, agitando il palmo davanti al viso, che significa "non puoi vedermi", reso popolare dalla leggenda del wrestling John Cena. La giocatrice ha indicato anche il suo anulare, dove presto indosserà l’anello di campione nazionale, a significare la vittoria del campionato della sua squadra.

La polemica sui social 

Lo sberleffo era una risposta allo stesso gesto che Clark le aveva rivolto nei quarti, venendo però apprezzata. L'episodio durante la finale, invece, è diventato presto virale sui social network, accendendo un dibattito tra il pubblico tra chi criticava la giocatrice e chi invece la difendeva, e non solo per meriti o demeriti sportivi. A fare da sottofondo, infatti, c’è stato soprattutto il tema delle tensioni razziali negli Stati Uniti (visto che Reese è afroamericana mentre Clark è bianca) e quello della parità di genere. Più in generale, i social media si sono divisi, con una parte che sosteneva che il gesto fosse solo una parte del gioco, mentre l’altra accusava Reese di aver mancato di rispetto all’avversaria.

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Clark: "Reese non dovrebbe essere criticata per il suo gesto"

Dopo la partita, entrambe le giocatrici hanno parlato di quanto avvenuto sul campo. Clark ha dichiarato in una conferenza stampa post-partita di non essersi nemmeno accorta del gesto. "Stavo solo cercando di trascorrere gli ultimi momenti in campo assaporando ogni secondo", ha spiegato. A un giornalista che le chiedeva se dietro il gesto di Reese ci fosse anche la questione razziale ha risposto:  “Io sono solo una che gareggia e lei ha gareggiato...”, definendosi una "grande fan" della giocatrice e dicendo di rispettare l'intera squadra della Lsu. Poi ha aggiunto che quando giocano gli uomini "scontri" di questo tipo sono sempre avvenuti e che "sempre più persone li apprezzano per quello che sono". Da parte sua Reese a fine partita ha detto: “Non devo scusarmi con nessuno, è tutta la stagione che mi criticano per come sono. Non corrispondo alla narrazione, mi rendo conto, non voglio stare nella scatola in cui tutti cercano di infilarmi. Sono troppo tamarra, sono troppo ghetto”.

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La polemica dopo le dichiarazioni della first lady Jill Biden

Se le due protagoniste hanno cercato di smorzare i toni della polemica, molti commentatori non sono riusciti a fare a meno di gettare benzina sul fuoco, attaccando l’una e l’altra e tirando in ballo il doppio standard razzista. Nel dibatitto sono intervenuti anche molti atleti professionisti, inclusi LeBron James e Shaquille O'Neal. C'è stata anche, brevemente, una piccola polemica sulle osservazioni fatte dalla first lady Jill Biden. Tradizionalmente la squadra vincitrice dei Campionati Ncaa femminili è invitata alla Casa Bianca per ricevere onori e congratulazioni. Tuttavia, la signora Biden, che ha assistito alla partita Iowa-Lsu, in seguito ha affermato alla Cnn: "So che faremo venire i campioni alla Casa Bianca, lo facciamo sempre. Quindi, speriamo che la Lsu venga ma dirò a Joe che penso che anche l'Iowa dovrebbe venire, perché hanno giocato così bene". Su Twitter, Reese ha definito il suggerimento di invitare entrambe le squadre "uno scherzo" e ha convenuto che forse la Lsu farebbe meglio a visitare l'ex first lady Michelle Obama. "Non credo che i secondi classificati di solito vadano alla Casa Bianca. Penso che la Lsu dovrebbe godersi quel momento per loro e congratulazioni, ovviamente, meritano di andarci. Forse potrei andare alla Casa Bianca a condizioni diverse", ha detto Clark, aggiungendo: "Apprezzo che la First Lady sostenga la grandezza del basket femminile".

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Da sinistra, Reese mentre mostra l'anulare a Clark durante la finale Ncaa - ©Getty