Nainggolan risponde alle critiche: "C'è chi beve più di me, ma lo fa a casa"

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Il calciatore, attualmente in forza all'Anversa, torna sulle accuse che gli vennero rivolte quando era in Italia, in particolare sugli aspetti mondani della sua vita: "Di me si sa tutto perché esco, mi vedi nei locali". Poi parla degli anni alla Roma, dei rimpianti per non aver vinto nulla nella Capitale e del difficile approdo all'Inter

Radja Nainggolan a tutto campo. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, l’ex calciatore di Cagliari, Roma e Inter torna sulle critiche che gli vennero rivolte quando era in Italia, in particolare sull'alcol e sugli aspetti mondani della sua vita: "Di me si sa tutto perché esco, mi vedi nei locali. C’è chi beve più di me ma lo fa a casa e non lo sa nessuno. Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate". Oggi il calciatore vive e gioca nella sua città natale, Anversa.

“Alla Roma record di punti senza vincere nulla”

Tra i rimpianti italiani di Nainggolan c’è quello di non aver vinto nulla con la Roma, nonostante i punti conquistati con i giallorossi nei campionati di quegli anni. “Il massimo è stato giocare con due icone come Totti e De Rossi. Il rimpianto è aver fatto il record di punti e non aver vinto nulla".

Cagliari's Radja Nainggolan reacts during the Italian Serie A soccer match between ACF Fiorentina and Cagliari Calcio at the Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, 8 July 2020ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

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Nainggolan negli anni a Roma - ©Getty

La Roma di oggi

Sulla Roma di oggi dice: "Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi anche lui non fa la differenza. Noi di giocatori di personalità ne avevamo un’infinità: Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson”.

Nainggolan con la maglia del Cagliari

Il rapporto con Spalletti

E tra gli allenatori della sua carriera, ricorda quello che ha caratterizzato la sua migliore annata: "Luciano Spalletti, perché con lui ho fatto il miglior anno della mia carriera, a livello di squadra e individuale". Sul rapporto Spalletti-Totti sottolinea: "Sono neutrale. Totti non ha mai chiesto di giocare titolare. Si sentiva preso in giro perché era il suo ultimo anno e giocava 5 minuti sul 2-0. Mi sentirei preso per il c**o anche io. Ma non hanno mai litigato".

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L'audio della polemica ai tempi dell'Inter

Il suo approdo all’Inter non fu molto fortunato, decisivo fu l’errore dal dischetto in Coppa Italia contro la Lazio: "Mi hanno iniziato a fischiare, è crollata la fiducia. Conte è un grandissimo allenatore ma con lui non ho avuto possibilità. Non abbiamo mai litigato: quando mi volevano mandar via, me lo hanno detto".  E sull’audio che emerse ai tempi, con Nainggolan che diceva di volersene andare, conferma: "Ero io, non mi sentivo a mio agio. L’avevo mandato a un amico di Roma, ma in un attimo lo avevano tutti. Non sono stato molto intelligente".

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