Wimbledon, Berrettini nella storia: è primo italiano in finale. Domenica affronta Djokovic

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L'atleta romano ha battuto il polacco 6-3, 6-0, 6-7, 6-4 e ha conquista la prima finale Slam in carriera. "Non ho parole", il suo primo commento. "Ci metterò un po' a capire quello che è successo", ha aggiunto. A sfidarlo domenica Novak Djokovic, numero 1 al mondo, che ha battuto il canadese Shapovalov

Matteo Berrettini è nella storia del tennis italiano. Con la vittoria in semifinale in quattro set su Hubert Hurkacz (6-3, 6-0, 6-7, 6-4) l’azzurro numero 9 al mondo è il primo atleta italiano a raggiungere la finale a Wimbledon. Prima di Berrettini il miglior piazzamento per un italiano ai Championships era stato quello di Nicola Pietrangeli nel 1961, che arrivò in semifinale e fu fermato alla soglia della finale dalla leggenda australiana del tennis Rod Lever. A contendere il titolo a Berrettini sarà il numero uno del mondo Novak Djokovic che ha battuto il canadese Shapovalov, testa di serie numero 10 in 3 set (7-6, 7-5, 7-5). Domenica la finale è in diretta alle 15 su Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis.

Il match tra Berrettini e Hurkacz

Berrettini ha condotto il match sempre con intensità e solidità, con rari errori, ed è stato micidiale al servizio (22 ace), che non ha mai ceduto all'avversario. Il romano è stato travolgente nei primi due set con dieci game vinti di fila, soprattutto il secondo dove ha dominato Hurkacz senza lasciargli nemmeno un game. L’unico passaggio a vuoto è stato nel corso del tie-break a cui Hurkacz a costretto l’azzurro nel terzo set, aggrappandosi con tutte le sue forze a una partita però ormai indirizzata verso la vittoria finale di Berrettini. Nel quarto e decisivo set il tennista romano è riuscito a strappare il servizio in apertura all'avversario, poi ha amministrato il resto del set con un servizio perfetto.

Le parole di Berrettini

"Non ho parole, ci metterò un po' per capire quanto successo", ha raccontato Berrettini dopo la vittoria. "C'è la mia famiglia, il mio team. Sono davvero felice ed emozionato. Quando si gioca a questi livelli si cerca di essere al meglio da ogni punto di vista, fisico, tattico e mentale. Nel terzo set pensavo di aver vinto, poi l'ho perso. Mi sono detto che dovevo reagire e il risultato è arrivato. Ricordo la prima volta che sono entrato sul Centrale contro Roger, non è stato lo stesso. Ma mi sono divertito anche se ho perso, quel ko mi ha aiutato a tornare qui oggi".

Malagò: "Matteo hai reso orgoglioso un intero Paese"

"Ti ho visto crescere e diventare il primo italiano in finale a Wimbledon. Non potrò esserci di persona ma farò il tifo da qui: tutta l'Italia è con te. Matteo, sappi che hai reso orgoglioso un intero Paese!". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è complimentato con Berrettini dopo la vittoria.

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