Per lo spagnolo è il ventesimo Slam in carriera, eguagliato il record di Federer. Con Nole finisce 6-0, 6-2, 7-5
La terra rossa di Parigi ha un solo padrone. Rafael Nadal schianta Novak Djokovic in una finale senza storia. Un 3-0 netto e veloce, con cui lo spagnolo fa tredici al Roland Garros e 20 Slam: record di Federer eguagliato. Per il maiorchino la conferma di un dominio praticamente incontrastato sulla superficie e nel torneo francese, un 6-0, 6-2, 7-5 che non lascia possibilità di replica al numero 1 del mondo, costretto a inchinarsi al padrone di casa di Parigi.
Due set senza storia
Il primo set è un one man show, Djokovic perde tre volte il servizio e non vince nemmeno un game. Quello che si vede in finale è un Nole che sembra troppo brutto per essere vero, a cui non riesce nulla, che subisce totalmente il dominio di Nadal, mentale prima ancora che fisico e tecnico. Il numero 1 del mondo ci mette sette game e un set pieno per sbloccarsi, facendo comunque fatica a tenere il servizio in apertura di secondo set, costretto ancora a rispondere alle palle break di Nadal. Lo spagnolo fa break nel terzo e nel quinto game e lascia solo due giochi all’avversario.
Nole lotta, ma Rafa è più forte
Il terzo set è quello più equilibrato. Djokovic parte bene, tiene meglio il servizio, subisce un break a zero nel quinto game ma torna subito in carreggiata strappando la battuta all’avversario nel sesto. Si prosegue sul filo di un equilibrio che comunque appare ancora instabile e che infatti si rompe nel momento decisivo, all’undicesimo game, sul 5-5, Rafa strappa il servizio a Nole grazie a un doppio fallo dell’avversario che vede lui per primo e sul quale richiama l’attenzione del giudice di sedia: il segno della pallina non lascia dubbi, è out e Rafa va a servire per set e match, un’occasione che uno come lui non può fallire, e infatti non fallisce. Il dodicesimo game, chiuso a zero con un ace, è la summa del match: un dominio assoluto dello spagnolo, che piange lacrime di gioia sotto la mascherina, commuovendosi ancora, anche alla tredicesima vittoria al Roland Garros.