Simone Scipioni è il vincitore di MasterChef Italia 7. L'intervista

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Barbara Ferrara

Simone vince MasterChef Italia 7

A vincere la settima stagione di MasterChef Italia è il giovane talento marchigiano Simone Scipioni. Nel testa a testa con Kateryna ha la meglio: il suo menu degustazione (S=MC°) in cui ha messo anima e corpo ha vinto. Leggi l'intervista a Simone a poche ore dalla sua incoronazione

Il timido ventenne di Montecosaro, studente in Scienze dell’alimentazione e gastronomia, esce finalmente dal guscio e porta a casa la vittoria: è lui il settimo MasterChef d’Italia. A dispetto del suo carattere chiuso e a tratti ombroso, è riuscito ad arrivare fino in fondo, a capo chino, da autodidatta, prova dopo prova ha dimostrato il suo talento e la sua determinazione. Appena entrato nelle cucine di MasterChef ha definito la sua cucina “semplice, buona e rispettosa”, oggi è consapevole di aver arricchito il suo bagaglio di conoscenze e di essere cresciuto, non solo professionalmente. Con sua somma sorpresa ha conquistato tutti, i suoi compagni di viaggio, i giudici e il pubblico che da casa gli ha sempre fatto un tifo sfrenato: “Non so perché tutti mi vogliono bene, ma sono contento”. Quando la giuria ha gridato il suo nome non ha saputo nascondere la gioia, è esploso tra l’entusiasmo di chi era lì per festeggiarlo. Bruno Barbieri, ridendo, gli ha ricordato che adesso “è l’ora di svegliarsi”, Simone, incredulo, risponde: “E chi se lo aspettava, Chef?”. Stretto dall’affetto di tutti si commuove, lui che è il massimo della riservatezza, lui che “non è uno che abbraccia”, e mostra i propri sentimenti. Lo abbiamo incontrato a poche ore dalla sua incoronazione, nelle sedi di Sky in occasione della conferenza stampa, è ancora frastornato, letteralmente “viaggia su un altro pianeta”, ma è pronto a tornare nell’ombelico del suo mondo, Montecosaro. Nel suo paesello non gli intitoleranno una via né lo faranno santo, ma il sindaco gli ha già fatto sapere che gli dedicheranno una targa, di certo lo aspettano a braccia aperte. Leggi l’intervista a Simone e scopri cosa ci ha raccontato.

A chi dedica la vittoria?
Innanzitutto a me stesso, finalmente posso congratularmi con me stesso, non l’avevo mai fatto finora, dedico la vittoria anche alla mia famiglia, ai miei amici e al mio cane che tra parentesi è un po’ acciaccato.
Si aspettava di vincere?
Sinceramente no e non perché pensavo di aver cucinato male, non mi aspettavo di prendere il grembiule, superare le prime prove, né di arrivare in finale. E’ stato tutto un po’ una favola.
Come è cambiato da quando è entrato a oggi?
Da quando sono entrato a ieri che sono uscito, mi sono evoluto, sono cresciuto grazie a tutte le prove che abbiamo fatto, ai consigli dei giudici e a tutta la pressione a cui siamo sottoposti.
Lei di pressione ne sa qualcosa.
Ho fatto praticamente quasi tutti i Pressure test, ho perso tutte le esterne, tranne quella che non ho fatto, sono stato il gatto nero ma alla fine è andata bene. Devo dire che non sentivo la pressione perché non facevo la differenza tra la Mistery Box e il Pressure, ero comunque teso.
Sembrava invece sempre piuttosto calmo: l’apparenza inganna?
Sicuramente, fuori sembro calmo dentro invece sono fuochi d’artificio.
Ora però è più spigliato?
Sono solo diventato più consapevole delle mie capacità.
I giudici che le hanno dato di più?
Il mio cuore batte per chef Klugmann e chef Barbieri.
Barbieri anche durante l’incoronazione le ha ricordato che deve “svegliarsi”.
Sì, ma qualche passo avanti lo faccio, magari inizio a fare anche qualche viaggio, fuori dal mio paese, mio malgrado.
Il piatto che ha cucinato con più piacere?
Non ricordo esattamente in quale Pressure, ma sono stati gli gnocchi di patate fatti a mano, mi sentivo a casa perché è una cosa che faccio spesso ed ero proprio tranquillo.
Il momento più faticoso?
La prova in esterna di Bologna, faceva davvero molto caldo, dovevamo cucinare per centocinquanta persone, eravamo male organizzati ed è stato un massacro, infatti ho perso.
Come si intitola il suo primo libro di ricette?
Al mio paese, la mia cucina tra terra e mare e uscirà il 19 marzo.
Progetti per il futuro?
Il montepremi al momento lo tengo da parte, ma tra dieci anni mi vedo nel mio ristorante e da adesso in poi lavorerò per questo obiettivo.
Si comincia subito?
Non subito, nei prossimi giorni mi dedicherò al “dolce far niente”, non voglio neanche cucinare, mi farò una minestra col dado.



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