Terza puntata a Sorrento per Alessandro Borghese 4 Ristoranti Estate, il cooking show in onda tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno. A conquistare il titolo di miglior ristorante di cucina di terra e mare della Penisola Sorrentina è il locale di Mauro D’Esposito La Marinella, che dalla spiaggia di San Francesco affaccia sul mare aperto. L’INTERVISTA
di Helena Antonelli
Ingredienti di terra e mare si incontrano a Sorrento dove Alessandro Borghese si è recato, nella terza puntata di 4 Ristoranti Estate, per scovare il miglior ristorante di cucina di terra e di mare della Penisola Sorrentina. Appuntamento come sempre tutti i giovedì alle 21.15 solo su Sky Uno.
Ad aggiudicarsi il titolo è La Marinella, il ristorante arroccato sulla costa di Mauro D’Esposito, miscela vincente di ingredienti tipici di terra e mare, cura nei dettagli e panorami mozzafiato. Il locale che affaccia sul mare aperto si trova sulla spiaggia di San Francesco a Sant'Agnello, dove Mauro è nato e cresciuto. A La Marinella Mauro ha un compito ben preciso: ricercare materie prime che appartengono al territorio.
“Sono sicuro al 101% di tutto quello che arriva a tavola. Scelgo e compro personalmente prodotti di altissima qualità”
Il suo è stato il punteggio più alto, se l’aspettava?
Per me era importante partecipare, ma ovviamente speravo in una vittoria. Sono stato tranquillo fin dall’inizio, senza improvvisazioni, sono rimasto me stesso in tutto.
Ha avuto difficoltà a girare davanti le telecamere?
Inizialmente si, ma più si avvicinava la fine della puntata più sentivo meno la presenza della troupe e delle telecamere.
Cosa porta a casa di questa esperienza?
Ho avuto la possibilità e mi ritengo fortunato per questo, di aver conosciuto una persona splendida qual è Alessandro Borghese e in generale tutta la troupe di 4 Ristoranti, davvero una bella squadra. Anche perdendo avrei comunque imparato qualcosa. Oggi, dopo questa esperienza, mi sento di avere qualcosa in più rispetto agli altri.
Quale delle tre cucine concorrenti l’ha colpita positivamente?
Siamo 4 strutture che fondamentalmente non hanno nulla in comune. È vero, il tema principale della puntata era la cucina di terra e mare, ma mi aspettavo di più, specialmente dai due ristoranti sul mare.
Dunque nessuna ricetta ha conquistato il suo palato?
No, non ho trovato nessun piatto costruito o comunque una portata che non abbia già mangiato in un altro ristorante. Ho mangiato delle cose buone, piatti classici che però non mi hanno entusiasmato.
Il suo menu è stato giudicato un po’ troppo elaborato.
Il mio menu rispecchia La Marinella, ne è in un certo senso il carattere. Si tratta di un menu rivisitato con fantasia, non ho cambiato look per girare 4 Ristoranti. Chiunque viene nel mio ristorante mangia i piatti che ho servito in puntata. Non mi sono inventato nulla.
Cosa secondo lei l’ha premiata?
A La Marinella i ristoratori hanno potuto assaggiare un cestino di pane che purtroppo non hanno apprezzato, mi spiace perché si tratta di 4/5 varianti di pane fatto da noi, e una frittura di pesce classica ma in tempura. Credo sia quest’ultima ad aver decretato la mia vittoria.
Al tavolo del confronto è stato giudicato severo nei confronti degli altri ristoratori.
Penso di essere stato onesto. Le mie critiche non erano fini a sé stesse, sono state tutte motivate. Anche nel dare un punteggio sono stato coerente, le mie valutazioni sono state fatte in base a quello che ho mangiato.
I ristoratori le hanno criticato l’assenza al tavolo durante la cena a La Marinella.
Non era una assenza, la verità è che io non ci sono mai in sala. Se lei viene stasera a cena in sala non mi trova perché io mi occupo di altro come il ricercare le materie prime, i prodotti genuini.
Chi secondo lei ha giocato di strategia?
Pensando al tavolo del confronto, mi viene da dire che forse dare come valutazione 1 potrebbe essere stata una strategia da parte di Camillo. Dare 1 alla location vuol dire non considerare Sorrento, la sua storia, la sua bellezza.
Come investirà il premio?
Amplierò la cucina creando un angolo pasticceria ben attrezzato per fare dolci che rispecchino la tradizione e che facciano la differenza. Credo che siano due le portate che più colpiscono quando si va al ristorante: l’antipasto e il dolce, la prima e l’ultima corsa.