4 Ristoranti a Ravenna, vince la Trattoria Al Cerchio di Letizia. L'intervista

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Barbara Ferrara

A cavallo tra il mar Adriatico e la Pianura Padana, a vincere la sfida è la Trattoria Al Cerchio di Letizia. La vincitrice, cresciuta all’interno del locale aperto dai genitori, porta avanti con orgoglio e passione l’attività di famiglia. Ecco cosa ci ha raccontato. Appuntamento tutte le domeniche in prima serata, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW

La quarta tappa di Alessandro Borghese 4 Ristoranti (LO SPECIALE) ci porta a Ravenna, nel cuore pulsante della Romagna, antica capitale bizantina, che conserva ancora oggi un patrimonio di mosaici unico al mondo, ed è meta imperdibile tanto per gli amanti dell’arte quanto della buona cucina. Qui, a vincere la sfida e conquistare il titolo di Miglior ristorante nel centro storico, è Letizia con la sua Trattoria Al Cerchio aperta dai suoi genitori e di cui tramanda la tradizione culinaria, e non solo.

l'intervista alla vincitrice

Come nasce l’idea di portare avanti l'attività di famiglia?
E’ nata in maniera naturale, i miei genitori hanno aperto la Trattoria al Cerchio a maggio del 1994 quando avevo 6 anni, la stessa età di mio figlio Leonardo. Sono cresciuta qui dentro e ci sono clienti storici che si ricordano di me bambina quando mi divertivo ad aiutare mio padre in sala. Mia madre invece mi insegnava a cucinare e a fare la sfoglia al mattarello. Mi piace mangiare e bere bene, sono appassionata e questa passione mi ha portata anche a studiare, nel 2016 mi sono diplomata Sommelier Ais. 

Quali sono i pro e i contro di un mestiere come il vostro?
I pro sono tantissimi, è un mestiere che regala grandi soddisfazioni. Il cibo è cultura e io sono molto fiera di portare avanti l’attività mantenendo le ricette che la mia nonna materna metteva in tavola e che mia madre ha imparato e insegnato anche a Giuseppe il nostro cuoco. Bisogna stare al passo con i tempi ma mantenere ben salde certe tradizioni. I contro riguardano il tempo da dedicare, non c’è solo il servizio del pranzo e della cena ma tutto il retroscena che non si vede.

Che effetto fa essere il miglior ristorante di Ravenna?
Fatico ancora a crederci, sono stati giorni davvero belli, intensi e ricchi di emozioni. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi e parole arrivate dritte al cuore. Riconoscimenti che fanno bene e sono l’ossigeno che ci fa andare avanti ogni giorno con il sorriso e l’impegno di sempre. Speriamo di continuare a essere all’altezza di questa vittoria.

A chi dedichi la vittoria?
Innanzitutto a mia madre che con le sue doti innate in cucina è stata la musa ispiratrice di mio padre il quale ha poi deciso di realizzare il suo sogno nel cassetto aprendo la Trattoria al Cerchio. La dedico anche a mio figlio che è la mia ragione di vita e che da adulto sceglierà autonomamente quale strada seguire, di Leonardo posso già riconoscere le sue qualità: ha palato e olfatto eccezionali.

Quali pensi sia stata la vostra carta vincente?
Fare quello che facciamo da 30 anni. Piatti della tradizione romagnola e dell‘Appennino tosco- romagnolo, apparentemente semplici, ma autentici e fatti con cura e amore. Le ricette di mia madre e il ristorante trasudano storia. E da 12 anni in questa storia ci sono anche io, con le mie idee, le mie emozioni e le proposte di piatti stagionali da proporre fuori menù. 

Il piatto più gettonato dai clienti?
Il piatto più gettonato qui da noi sono le paste tipiche romagnole in particolare il cappelletto al ragù o in brodo e le tagliatelle al ragù o con i funghi porcini. Il coniglio, lo spezzatino di castrato con i cardi di Cervia, e le polpette di manzo con il sugo di piselli. 

Chi vorreste avere come ospite illustre nel vostro locale?
Ravenna è una città stupenda, ricca di monumenti storici, di mosaici unici al mondo e questo porta anche molto turismo. Abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitare diversi ospiti illustri come la mitica Raffaella Carrà, John Malkovich, Alessandro Costacurta, Giacomo Poretti, il Maestro Riccardo Muti che abita qui in città ed è di casa. Mi piacerebbe ospitare Sarah Jessica Parker, in visita a New York sono andata davanti al portone dove giravano le scene di Sex and the City. 

Che menu le dedichereste?
Un menù che rispecchi la nostra cultura culinaria. Formaggi tipici come lo squacquerone, il raviggiolo, un bel passatello in brodo e un castrato alla griglia con il suo sale profumato accompagnato da pomodori alla griglia. Per chiudere una squisita zuppa inglese, il tutto accompagnato da un ottimo Sangiovese. 

Sogni nel cassetto?
Ne ho tanti, bisogna sempre averne. Sicuramente c’è quello di continuare su questa linea, poi mi piacerebbe allargare gli orizzonti: la critica enogastronomica è un mestiere che mi ha sempre affascinato. 

Se 4 Ristoranti fosse un piatto, che piatto sarebbe e a che vino lo abbinereste? 
Sarebbe un ottimo filetto di manzo con i funghi porcini e lo abbinerei a un Pinot nero. 

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