MasterChef, Francesca lascia: 'Lottate contro la paura e realizzate i vostri sogni'
Il quinto appuntamento con MasterChef Italia vede uscire di scena la trentanovenne Francesca Filippone che cade al Pressure Test su una crêpe riuscita male e saluta in lacrime compagni e giudici. In attesa della prossima sfida giovedì 19 alle 21.15 su Sky Uno, leggi l'intervista alla concorrente uscente
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Il quinto appuntamento con MasterChef Italia (LO SPECIALE), dopo la la tripla clamorosa eliminazione della settimana scorsa, vede uscire di scena Francesca Filippone, titolare di una società di consulenza su prodotti enogastronomici italiani in Asia. Ai live cooking il suo piatto Taijou me sou (gambero cotto in soia e aceto, mousse di anacardi e gambero scottato su spuma di panna e limone), le aveva spalancato le porte della cucina di MasterChef, ieri sera quelle stesse porte le ha varcate per dire addio alla gara al termine di un serratissimo Pressure Test. Tutta colpa di una crêpe cruda e di uno zabaione smontato, a detta di Bruno Barbieri. La seconda chance a questo punto della competizione non arriva e con la voce rotta dal pianto, Francesca saluta i suoi compagni di viaggio e ringrazia i giudici con ueste parole: "Lottate contro la paura perché è ciò che a me ha permesso di realizzare i miei sogni". L'abbiamo intervistata per conoscerla più da vicino, ecco cosa ci ha raccontato in collegamento da casa via Zoom.
l'intervista a francesca
Come nasce l’idea di partecipare a MasterChef?
La cucina mi ha sempre portato cose buone, soprattutto quando per anni ho vissuto all’estero, l’idea di iscrivermi a MasterChef è nata anche dalla tristezza della guerra e la voglia di fare qualcosa che portasse gioia. Ho imparato tantissimo, per esempio com’è la vita in cucina e cucinare per così tante persone, fare da mangiare è la mia felicità.
Nella Masterclass con chi hai avuto maggiore affinità?
Con Silvia, Bubu, Edoardo, Letizia, Francescone, Giusepper e Olliver, mi sono affezionata tanto a tante persone, e sono convinta che continueremo a vederci e conoscerci anche fuori dallo show. MasterChef ti entra dentro, e questa intensità può creare rapporti profondi.
Con quale giudice hai legato di più e cosa hai preso da ciascuno?
Provo maggiore affinità con Bruno Barbieri, dietro l’aria severa c’è un’estrema sensibilità, in lui mi sono rivista e ho ritrovato un certo vissuto di insicurezza legato alla famiglia, ho sentito di essere compresa, mi ha dato fiducia. Da Giorgio Locatelli ho preso la precisione, nel modo di cucinare è ordinato e aggraziato, da Antonino Cannavacciuolo ho fatto mio il gusto del buon mangiare. Tutti e tre per me sono stati maestri importanti.
Per chi fai il tifo?
Per Bubu, Silvia ed Edoardo.
La prova di cui ti senti più fiera?
Sicuramente quella dell'ingresso, sentirsi dire che la tua bisque è la più buona mai assaggiata nella vita da uno chef stellato come Barbieri è un fatto raro e mi ha riempito di felicità. Sono stata molto soddisfatta anche della prova con il cioccolato, ho potuto fare il dolce preferito di Leopoldo il mio compagno.
Progetti per il futuro?
Sono tanti, aprire un piccolo ristorante che stiamo costruendo in Toscana dove abbiamo una cantina di famiglia, e poter dare l’opportunità di studiare una professione nell'ambito del food e del beverage. Far conoscere significa far amare un prodotto, ed è l'obiettivo che ho sempre voluto raggiungere con la mia società. In Italia abbiamo un grande distacco tra la teoria e la pratica, io spero di riuscire a colmarlo in questo modo.
Il messaggio che vorresti dare attraverso MasterChef?
Lo studio e il coraggio ti fanno realizzare quello che vuoi, lo dico io che vengo da una famiglia umile e mi sono fatta da sola, senza nessuna spinta. Vale sempre la regola che lavorare e studiare ti porta dove vuoi arrivare, e servono anche i fallimenti. Spero che i giovani imparino a credere che i sogni si avverano così.