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Roberto Rinaldini e Andrea Tortora presentano "Dolci di Pasqua". Le interviste

TV Show sky uno

Barbara Ferrara

Dolci di Pasqua ti aspetta su Sky Uno, il 27 marzo
SKYUNO
Dolci di Pasqua ti aspetta su Sky Uno, il 27 marzo
01:24 min

Aspettando i due speciali con i quattro celebri maestri pasticceri Sal De Riso, Luigi Biasetto, Roberto Rinaldini e Andrea Tortora, a voi le interviste ai protagonisti della seconda puntata. L'appuntamento è su Sky Uno sabato 27 marzo alle 17.50

In attesa dei due speciali che ci condurranno in un viaggio attraverso le specialità della pasticceria tipica della Pasqua e che vedranno in azione quattro maestri pasticceri d'eccezione, il re della Costiera Amalfitana Sal De Riso, lo stilista del dolce Roberto Rinaldini, il campione del mondo Luigi Biasetto e il volto della pasticceria contemporanea Andrea Tortora, abbiamo fatto due chiacchiere con i protagonisti della seconda puntata. Ecco cosa ci hanno raccontato di questa loro "dolce avventura" Roberto Rinaldini e Andrea Tortora. Appuntamento su Sky Uno sabato 27 marzo alle 17.50.

 

Sal de Riso e Luigi Biasetto presentano "Dolci di Pasqua". Le interviste

l'intervista doppia
 

Qual è la chiave del suo successo?

Roberto Rinaldini: “La chiave del mio successo sono le persone che mi circondano: la mia famiglia, mia moglie, il team che lavora con me, la mia socia Michaela Dionigi che ha creduto e investito nel progetto ambizioso mio e di mia moglie”.

Andrea Tortora: “Riprendendo una citazione di Churchill, Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; sono la tenacia e l'intento di continuare che contano”.

 

Il dolce della sua infanzia e quello che oggi la rappresenta meglio?

Roberto Rinaldini: “Il dolce che ricordo con più piacere è la torta meringata, presente a tutti i compleanni. Quello che oggi più mi rappresenta è il macaRAL: una meringa alle mandorle, farcita internamente con creme e gusti particolari ed esplosivi in bocca. Ho lavorato meticolosamente sugli zuccheri, riducendo la loro presenza del 15%, e sui coloranti, rigorosamente naturali ed estratti da vegetali”.
Andrea Tortora: “I dolci della mia infanzia sono tanti e tutti mi rappresentano. Sicuramente ad oggi i lievitati sono i miei prodotti più iconici”.

 

Cosa consiglierebbe a un giovane aspirante pasticcere?

Roberto Rinaldini: “Nascere in Italia è da considerarsi una grande fortuna, ma è ugualmente importante conoscere almeno due lingue straniere perché le maggiori opportunità oggi sono all’estero. I giovani devono saper lavorare in team, essere umili e farsi scivolare le cose addosso in questo ambiente governato da rigide gerarchie interne. Devono essere abili a gestire svariate situazioni, a cogliere le opportunità per crescere intuendo il contesto più fertile per farlo rapidamente. Devono evitare di seguire troppo ciò che succede sui social network”.

Andrea Tortora: “Occupati di tutte le virtù ma esercita soprattutto la tua intelligenza”.

 

I requisiti per diventare un maestro?

Roberto Rinaldini: “Bisogna avere competenze a 360 gradi: sulla tecnica, sulle materie prime, sull’imprenditoria. Saper insegnare la propria filosofia e metodo di lavoro ai ragazzi del team non è scontato. Servono empatia e dedizione”.

Andrea Tortora: “Onestamente non lo so, perché non mi reputo tale”.

 

Dove trae ispirazione per le sue creazioni?

Roberto Rinaldini: “L’ispirazione può nascere da qualsiasi cosa, ma bisogna sempre tener conto della complessità del processo creativo. Il mio primo pensiero è rendere ogni nuova creazione comprensibile e fattibile per i miei collaboratori”.

Andrea Tortora: “Nella quotidianità, nella natura, nei ricordi d'infanzia che riprendono vita in modo contemporaneo tra materia prima e tecnologia”.

 

La qualità del collega Andrea Tortora/Roberto Rinaldini che ammira di più?

Roberto Rinaldini: “Ammiro molto la sua calma, qualità che ha probabilmente sviluppato nelle cucine stellate in cui ha lavorato e che lo hanno forgiato insegnandogli come gestire pressione e frenesia. Apprezzo molto la conoscenza e il rispetto della materia prima, che sa esaltare senza stravolgimenti, e la continua ricerca della qualità assoluta”.

Andrea Tortora: “Roberto, oltre ad essere un grandissimo professionista, è soprattutto un grande imprenditore e lavoratore instancabile: riesce a gestire più punti vendita e un laboratorio di produzione invidiabile da chiunque, per organizzazione e tecnologia all'interno. Ha grandi capacità, come italiano è riuscito ad arrivare in Giappone, meta ambita da tutti i pasticceri, e i suoi prodotti indubbiamente buoni, hanno il marchio di fabbrica del suo stile inconfondibile”.

 

Com’è stata l’esperienza di Dolci di Pasqua?

Roberto Rinaldini: “Molto bella. Sono stati giorni splendidi trascorsi con professionisti meticolosi e attenti, capaci di metterci nelle condizioni migliori per lavorare e farci sentire a nostro agio nonostante il momento complicato che stiamo vivendo. Tutti i miei collaboratori sono rimasti impressionati dalla professionalità dello staff e dalla volontà di mostrare ed esaltare il mio lavoro. Spero che la trasmissione ottenga il successo che merita”.

Andrea Tortora: “E' sempre un'esperienza nuova, ci si mette in gioco e con la troupe, professionale e attenta, si condivide del tempo meraviglioso che ci fa crescere!”.

 

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