Aspettando i due speciali con i quattro celebri maestri pasticceri Sal De Riso, Luigi Biasetto, Roberto Rinaldini e Andrea Tortora, a voi le interviste ai protagonisti della prima puntata. L'appuntamento è su Sky Uno sabato 27 marzo alle 17.50
In attesa dei due speciali che ci condurranno in un viaggio attraverso le specialità della pasticceria tipica della Pasqua e che vedranno in azione quattro maestri pasticceri d'eccezione, il re della Costiera Amalfitana Sal De Riso, lo stilista del dolce Roberto Rinaldini, il campione del mondo Luigi Biasetto e il volto della pasticceria contemporanea Andrea Tortora, abbiamo fatto due chiacchiere con i protagonisti della prima puntata. Ecco cosa ci hanno raccontato di questa loro "dolce avventura" Sal De Riso e Luigi Biasetto. Appuntamento su Sky Uno sabato 27 marzo alle 17.50.
l'intervista doppia
Qual è la chiave del suo successo?
Sal De Riso: “La chiave del mio successo è che dopo 30 anni di attività sono rimasto uguale come persona. La mia filosofia è stata sempre quella di emozionare i clienti attraverso i miei dolci, ricercando il meglio senza scendere a compromessi sugli ingredienti. Utilizzo i prodotti della mia terra, da Sapri a Sorrento, facendoli conoscere al pubblico attraverso le mie specialità”.
Luigi Biasetto: ”Avere la consapevolezza che la strada è ancora lunga e considerare il raggiungimento di un risultato come un punto di partenza”.
Il dolce della sua infanzia e quello che oggi la rappresenta meglio?
Sal De Riso: “Tra i dolci che ricordo con più affetto c’è la zeppola che faceva mia mamma l’8 dicembre, una ciambella a base di patate, farina, zucchero, burro e grattugiata di agrumi, impastata e lasciata lievitare, fritta e ricoperta ancora tiepida con zucchero e cannella. Poi ricordo piacevolmente gli struffoli e le gallette inzuppate nello Strega o nel Marsala. I dolci che meglio mi rappresentano oggi sono la delizia al limone e la torta ricotta e pere, oltre al panettone tradizionale”.
Luigi Biasetto: ”Una millefoglie con la pasta sfoglia stracotta, una crema non sempre fresca che mi ha fatto capire quali sono i limiti da non superare mai. Oggi, la mia più rappresentativa è la Setteveli”.
Cosa consiglierebbe a un giovane aspirante pasticcere?
Sal De Riso: “Di studiare innanzitutto, frequentare la scuola alberghiera e specializzarsi in una delle scuole italiane di pasticceria, prima di fare la gavetta nei laboratori per completare la formazione sul campo”.
Luigi Biasetto: ”Di chiarirsi le idee prima di iniziare. O verificare quanto realmente è passione o un capriccio momentaneo”.
I requisiti per diventare un maestro?
Sal De Riso: “Non smettere mai di studiare, di aggiornarsi e rinnovarsi nel tempo facendo ricerca e sviluppo, sia in termini di ingredienti che di tecnologia, evitando di imitare, ma cercando di creare novità”.
Luigi Biasetto: ”Avere leadership, pensare una cosa, dirla e farla. Essere coerenti e portare sempre a termine ogni singolo progetto”.
Dove trae ispirazione per le sue creazioni?
Sal De Riso: “Spesso mi vengono idee per nuovi dolci mentre viaggio, in auto, in treno o in areo, quando la mente è più libera e la creatività fluisce. A volte, durante viaggi di piacere, mi capita di vedere un ingrediente, magari inusuale, e mi viene l’ispirazione per nuove dolcissime creazioni”.
Luigi Biasetto: ”Da tutte le cose e da tutte le persone”.
La qualità del collega Biasetto/De Riso che ammira di più?
Sal De Riso: “La precisione e le sue grandissime capacità tecniche”.
Luigi Biasetto: ”La generosità”.
Com’è stata l’esperienza di Dolci di Pasqua?
Sal De Riso: “Come lo scorso anno, meravigliosa. Abbiamo lavorato con una troupe altamente professionale, anche fino a tarda sera e sono sicuro che i telespettatori apprezzeranno il risultato”.
Luigi Biasetto: ”Entusiasmante, divertente”.