Bruno Barbieri nel Chianti, l'intervista alla vincitrice

TV Show sky uno

Barbara Ferrara

A vincere la sfida della quinta puntata è la Villa La Palagina di Anna. Bruno Barbieri ti aspetta su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, tutti i martedì alle 21.15

A contendersi la vittoria nel quinto episodio di 4 Hotel (VAI ALLO SPECIALE), sono stati Francesco, proprietario del country resort Borgo Casa al Vento, Anna, direttrice di Villa la Palagina, Filippo, proprietario, gestore e direttore de Villa I Barronci Resort & Spa e Giacomo, responsabile marketing dell’agriturismo di lusso Villa San Sanino. A vincere la sfida, Anna, l'unica donna in gara. Ecco il racconto della sua esperienza.

Villa La Palagina ha un passato di tutto rispetto, come è nata l’idea di gestire la villa?

Human Company, il gruppo fiorentino specializzato nell’ospitalità proprietario della struttura, ha sempre creduto nell’enorme potenzialità della Villa, di cui ha mantenuto l’autenticità per conservarne intatti il fascino e l’atmosfera e offrire un’esperienza di soggiorno unica ed esclusiva 

 

Come avete reagito alla chiamata di 4 Hotel?

Inizialmente sicuramente in modo incredulo ma quando abbiamo deciso di accettare la candidatura ci siamo resi conto, passo dopo passo, di fare parte di qualcosa di eccezionale. La sfida era già iniziata e noi eravamo pronti a farne parte, dando il nostro meglio. 

 

Il Chianti è una terra legata alla tradizione enogastronomica, voi come plus producete anche vino, olio, miele e altre delizie tipiche toscane. Oltre alla location e all’offerta di prodotti del territorio, cosa rende un soggiorno indimenticabile? 

La nostra realtà è un mix di esperienze, dalle più classiche alle più ricercate. Fiore all’occhiello dell’offerta è la nostra fattoria didattica con le attività per i piccoli ospiti che hanno la possibilità di conoscere le piante, i frutti dell’orto e gli animali della fattoria. Per gli adulti l’azienda agricola organizza degustazioni in cantina di olio e vino o, nella bella stagione, una suggestiva cena in vigna tra i filari e sotto un cielo carico di stelle. E ancora l’offerta gourmet del nostro ristorante e, tutto intorno, uno degli angoli più belli d’Italia. Insomma, ci piace essere ricordati come un momento speciale, un’emozione da fare propria e portare con sé. 

 

A seguito del confronto con gli altri concorrenti, avete colto qualche aspetto su cui riflettere? 

Sicuramente il dialogo costruttivo e vissuto in prima persona serve sempre. Nonostante le realtà in gara fossero diverse, ho capito che il segreto sta nella passione che metti in tutto quello che fai e che riesci a trasmettere al tuo staff e ai tuoi ospiti.  

 

C’è stato un momento in cui avete capito di avere la vittoria in tasca? 

Credo che, seppure inconsciamente, in cuor nostro siamo sempre stati convinti di essere i migliori e di meritarci la vittoria malgrado un’accanita concorrenza fatta da ottimi manager e splendide location. La (quasi) certezza, poi, è arrivata al momento del punteggio parziale: con 81 punti mi sono resa conto che la possibilità di vincere stava diventando realtà. 

 

Il complimento più bello ricevuto finora?  

Ricevere anche solo un semplice grazie ci riempie di gioia. Quotidianamente riceviamo ottime recensioni e dediche. La più bella quest’anno ce l’ha lascata una coppia: "GRAZIE, DUE GIORNI ...COME NELLE FAVOLE"  

 

In cosa vi distinguete dagli altri hotel della zona? 

Sicuramente la nostra posizione invidiabilissima con una vista senza eguali, immersi nella tranquillità di una tenuta di 88 ettari. La convinzione di essere – staff e ospiti – una grande famiglia in una grande casa di altri tempi dove, nonostante il passare dei secoli, è ancora vivido il ricordo di Bettino Ricasoli, innovatore della vitivinicoltura toscana, ideatore della ricetta del moderno Chianti Classico e promotore del Consorzio, che proprio qui soggiornò nell’Ottocento. Qui si respira una storia che ci rende unici. 

 

Bruno Barbieri è così severo come appare? 

Credo che Bruno sia una persona piacevole e un grande professionista che ha lavorato duro e adesso, forte della sua lunga esperienza, ha tanto da insegnare. È il suo ruolo a richiedere che sia severo - e anche un po’ dispettoso da quanto ho potuto vedere nelle puntate precedenti! Più di una volta mi è capitato di guardarlo (tutte le mattine me lo trovavo difronte a colazione!) e di chiedergli: "Bruno ma sei proprio tu? A me non sembra vero averti qui, di solito sei in tv!" e lui rideva divertito … E poi, essendo l’unica donna del gruppo, solo io ho potuto notare alcune cose, come la bellezza e l’eleganza delle sue mani!

 

Vittoria a parte, cosa ricorderete con più affetto di questa esperienza? 

Per quanto mi riguarda posso dire che questa esperienza mi è servita tanto sia personalmente che professionalmente. Mi ha insegnato a capire che se si ha un obiettivo, non c’è niente che possa fermarci, che l’unione fa la forza e che ho la fortuna di avere dei colleghi stupendi. Questa esperienza è stata il team building più forte che potessimo fare, due mesi e mezzo che ci hanno legato sopra ogni cosa, dove tutti abbiamo dato tutto solo per la voglia di rivincita e di successo che ci portiamo dentro. Soprattutto ho capito che si può partecipare a un gioco, incontrare e sfidare altri concorrenti per poi accorgersi di aver trovato nuovi amici. Ricorderò tutto con affetto: un’esperienza che vale una vita e che non mi capiterà mai più.

 

Le riprese si sono svolte prima della pandemia, come avete affrontato e come state affrontando l’emergenza? 

È stata una stagione difficile, tanto da mettere in discussione persino l’apertura di Villa La Palagina. L’abbiamo fatto adottando tutte le misure e le disposizioni in materia di sicurezza e igiene e siamo rimasti piacevolmente sorpresi della risposta dei nostri ospiti. Abbiamo osservato scrupolosamente le distanze, attuato santificazioni e formato e aggiornato costantemente lo staff. Abbiamo dovuto ripensare il servizio colazione e limitare alcuni servizi ma quotidianamente abbiamo avuto clienti che hanno chiesto di prolungare il soggiorno, proprio perché si sentivano sicuri. Questa è stata la conquista più bella: far stare bene le persone come fossero a casa propria.

 

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