È terminata l’avventura di Bruno Barbieri 4 Hotel, che ci ha portato attraverso alcune tra le più belle località turistiche italiane per ricercare i migliori hotel della penisola. L’ultima puntata ha visto, come protagonisti, Verona e il suo turismo, variegato e affascinante. A vincere la gara è stato l’Hotel Trieste, di Andrea, il quale è stato incoronato come miglior albergatore della città scaligera e ci ha raccontato com’è andata.
L’Hotel Trieste è uno dei fiori all’occhiello di Verona: situato in una delle vie principali della città, garantisce ai propri ospiti un soggiorno tranquillo e di qualità, permettendo di raggiungere comodamente i maggiori siti turistici veronesi. Andrea è il proprietario dell’hotel, che appartiene alla sua famiglia da molti anni. Con impegno e duro lavoro fa il possibile per garantire ai propri ospiti un soggiorno di alto livello, contando anche su un personale qualificato e professionale. Continua a leggere e scopri cosa ci ha raccontato di questa sua bellissima avventura.
Come hai reagito alla chiamata di 4 hotel?
Con sorpresa! Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, poi quando ho capito che era tutto vero ho provato una grande soddisfazione mista ad orgoglio.
Si aspettava la vittoria?
Il solo fatto di aver partecipato alla trasmissione ha rappresentato una vittoria, per me. Poi, se ti giochi la finale, da buon vecchio rugbista non potevo che sperare nel successo definitivo.
Che cosa ha imparato da questa esperienza?
È stata un’importantissima occasione di crescita. Ci ha costretto a trovare il tempo per valutarci dall’interno e fare una sincera analisi dei nostri pregi e difetti. Inoltre, ci ha insegnato a diventare una squadra più affiatata, pronta a migliorarsi per competere in una categoria superiore.
Secondo lei, quali sono le regole fondamentali di un buon hotel?
Dando per scontati molti requisiti, i buoni hotel si riconoscono nell’organizzazione, nello sviluppo appropriato degli spazi comuni e nella cura dei dettagli. Più semplicemente, un buon hotel è quello che ricordi e nel quale vuoi portare chi ami.
Com’è andata con Bruno Barbieri?
Benissimo. È una bellissima persona, schietta e simpatica come gli emiliani sanno essere. Ma, soprattutto, è un grandissimo professionista, competente e preparato. Un fuoriclasse del buon gusto.
C’è un personaggio illustre che le piacerebbe ospitare?
Leonardo da Vinci! Sia mai che abbia inventato la macchina del tempo. Scherzi a parte, sarei onorato di ospitare il maestro Ennio Morricone, magari in occasione di un suo concerto in Arena.
Qual è l’hotel più bello che ha visitato?
Amo moltissimo viaggiare e ne ho visitati tanti: per me rappresentano un viaggio nel viaggio. Se dovessi stillare una classifica metterei al primo posto lo Standard hotel di New York, per le ambientazioni psichedeliche. Al secondo posto ci sarebbe l’hotel Amour di Parigi, per il fascino bohemien. Infine, l’hotel California di Todos Santos in Messico, per le atmosfere rallentate.
Quale pensa sia il punto forte di una città come Verona?
Verona è attraversata da un imponente fiume, l’Adige, così come lo sono alcune grandi capitali europee; è costruita attorno ad uno dei più bei monumenti del mondo, l’Arena, e grazie a Shakespeare è impressa nell’immaginario universale come la città dell’Amore. Scegliete voi!
Alcuni concorrenti hanno espresso qualche critica, come ha reagito?
Le critiche quando sono costruttive sono le benvenute. Possono non fare piacere, ma sono il punto dal quale partire per migliorare, e noi abbiamo partecipato a 4 hotel anche per capire eventuali criticità, accettando così di metterci in discussione.
Pensa che gli altri albergatori abbiano apprezzato il suo hotel?
Sicuramente, data la votazione, e per questo vorrei ringraziarli pubblicamente.
Quali pensa siano i punti di forza del suo hotel?
Dovrei dire il nostro staff, il design audace dei nostri arredi, le inconsuete e accattivanti atmosfere della hall, la posizione centralissima…ma dirò: i nostri ospiti! Una clientela eclettica e internazionale, che ogni giorno improvvisa uno spettacolo di arte varia, recitato a braccio come fosse sulla scena di un grande teatro, fatto di lingue e culture diverse, variopinti costumi e imprevedibili abitudini.
Se dovesse ospitare nuovamente Barbieri cambierebbe qualcosa?
La terrazza! Il nostro hotel è comunque in continuo cambiamento, ogni mese viene introdotto qualcosa di nuovo secondo un processo di continua evoluzione che credo non avrà mai fine. A breve, ad esempio, verrà inaugurato uno spazio speciale e particolarissimo dedicato solo agli ospiti, ispirato da un hotel coloniale visitato a Singapore.