In attesa della prima edizione speciale del cooking show dei record che vede sfidarsi 16 fra i più talentuosi ex concorrenti delle passate stagioni, giovedì 20 dicembre alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11, riscopri chi è Paola Galloni
PAOLA GALLONI ha partecipato alla seconda edizione di MasterChef Italia.
45 anni, per tutti Paola è “la milanese”. Settima classificata nella seconda stagione di MasterChef, Paola dirige la rivista “Buono e sano”, ha scritto due libri di ricette di alimentazione sana e il terzo è in uscita. La popolarità guadagnata con MasterChef le ha avviato anche una carriera televisiva che la vede protagonista di alcuni tutorial di cucina sana sulle reti nazionali. Leggi l’intervista e scopri cosa ci ha raccontato.
Ci racconti la sua esperienza a MasterChef.
Difficile da raccontare in poche parole. Un'esperienza lunga, intensa e frastornante. La cosa più bella è passare tanto tempo con persone che condividono la tua stessa passione per la cucina e parlarne in continuazione. Non mi era mai capitato prima, ci siamo tutti molto arricchiti scambiandoci consigli ed esperienze.
Come è cambiata la sua vita dopo la partecipazione a MasterChef?
Per tutti questi anni, dopo Masterchef, ho lavorato in televisione, facendo tutorial di cucina, ho scritto per la mia rivista preferita e anche due libri (a gennaio uscirà il terzo). Mi sono quindi occupata di cucina dal punto di vista di ricerca e divulgazione, che è quello che mi è più congeniale. Sostanzialmente studio le ricerche scientifiche sul cibo e le traduco in ricette facilmente replicabili... E buone!
Cosa si aspetta da questa edizione All Stars?
Mi aspetto di divertirmi prima di tutto. Mi piacerebbe ci fosse qualche prova di cucina con poche calorie o con tecniche che preservino le vitamine, insomma il mio mondo. Credo sarebbe importante far arrivare al pubblico di MasterChef il concetto che la cucina è il laboratorio della salute.
II suo cavallo di battaglia, è lo stesso di quando ha iniziato o è cambiato?
I miei cavalli di battaglia sono sempre quelli. Io invento ricette in continuazione, le assaggio, le scrivo e passo alla prossima. Alla fine, quando gli amici vengono a cena cucino sempre le solite cose (anche perché me le chiedono espressamente), soprattutto il brasato.