Lodovica Comello - Una canzone per Me: un pranzo per raccontare la meglio Italia

TV Show

Fabrizio Basso

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Conquistati 1,3 milioni di visualizzazioni su tutte le piattaforme social l’inedita web serie Lodovica Comello – Una canzone per me, diventa uno speciale tv in onda questa sera, lunedì 21 maggio alle 21.15 su Sky Uno. Per conoscere questa magia ed entrare nel mondo di Lodovica Comello siamo stati a pranzo con lei

(@BassoFabrizio)

Ti travolge come il fiume Po in piena. L'idea che in Italia non ci sia più chi sappia rimeggiare è terribile. Siamo la patria del cantautorato, di De Andrè, Guccini, Dalla...di Mogol, Panella e Salerno eppure pare non ci sia più chi sappia scrivere. E poi, a sposstare l'alveo monotono del Po, arriva Lodovica Comello, che un po' per gioco e un po' per curiosità chiede ai fan, ai curiosi, agli scrittori di versi da cassetto, di mandarle idee da tradurre in una canzone. Nel suo disco in preparazione una canzone è firmata dal vincitore di questo coraggioso contest. il brano è Run e chi lo firma si chiama Agnese Bighin, ha 23 anni e viene da Chioggia. Per entrare nel Lodo's World siamo andati a pranzo con lei a Milano, all'Enoteca regionale Lombarda.

Lodovica questa era alle ore 21.15 su Sky Uno vedremo Lodovica Comello - Una Canzone per me, dove ci racconta questa meravigliosa avventura.

Noi lo consideriamo un documentario, un call to action perché racconta tutto di questo incredibile viaggio. In origine dovevano essere pillole per i social, poi la situazione si è ribaltata.
Che è successo?
Chiacchierando col mio team di lavoro è venuta fuori la proposta di far scrivere una canzone del mio prossimo disco a un fan, a un potenziale autore, a qualcuno che avesse una bella storia da raccontare.
Risultato?
Abbiamo ricevuto circa 1500 pezzi.
Ascoltati tutti?
Certo. Abbiamo percepito che c'erano tanti follower in attesa del disco e quindi abbiamo trovato giusto renderli partecipi chiedendo a uno di loro di scrivere una canzone.
Senza alcun vincolo?
Nessuno. Libertà totale su testo e lingua. Bastava anche una base. Il difficile per noi è stato far combaciare l'idea con le nostre esigenze.
Come avete proceduto?
Abbiamo aperto una casella mail dove tutto è confluito. Poi siamo partiti con la scrematura.
Ardua?
eccome! C'erano tanti bei pezzi e spesso per me dire no a qualcuno è stato difficile. Il livello era medio alto e senza concentrazioni anagrafiche: hanno partecipato persone di ogni età. Sono arrivate anche idee dall'estero.
Come avete proceduto?
Ci siamo fermati a un blocco di 50 pezzi. Quelli ho, abbiamo voluto incontrarli personalmente.
Ha vinto la mestrina Agnese Bighin.
Da un po' avevo la percezione che lei era la persona giusta per quello che io desideravo fare. Ma le assicuro che ce n'erano altri bravissimi di autori, mi è spiaciuto dover dire loro di no.
Come glielo ha detto?
Con uno scherzo. E' stata convocata di nuovo a Milano con la scusa di un ulteriore contest e le abbiamo detto che la canzone che sarebbe entrata nel disco era la sua Run.
E lei?
Era felicissima. Ha partecipato perché le hanno segnalato questa opportunità i genitori che la hanno scoperta a EPCC. Ora ha preso consapevolezza delle sue doti e proverà a trasformare questa esperienza in lavoro. Prima lavorava in ambito pubblicitario. Può nascere una carriera.
Insomma, non è vero che l'Italia è povera di autori.
C'è un mondo. A volte manca il coraggio di provarci.
Il singolo Run è dalle 22 di questa sera su Spotify e dal 22 maggio su tutte le piattaforme digitali: il disco?
So che l'attesa è alta. Il grosso del lavoro è svolto, la scrittura è terminata. Ho scritto, sperimentato, gettato via idee per poi ripescarle. Arriverà con l'inverno, credo.
Anticipazioni?
Io resto ancorata al filone Pop. Ci sarà parecchio inglese.
Obiettivo l'estero?
Il tour è ancora lontano. Le dico che ho tagliato fuori una fetta di pubblico che ora voglio riconquistare. Con un prodotto sincero e onesto voglio sedurre una fascia di pubblico che ho un po' trascurato.
I suoi ascolti?
Da mio padre Fabrizio De André, Bob Dylan e i i Pink Floyd. da mia sorella Smashing Pumpkins, Nirvana e U2. Dunque posso dirle che ascolto di tutto. Per diletto mio viro su Elisa, Norah Jones e Joss Stone. Per citare tre nomi. Poi salgo a Nord con Ellie Goulding, Bjork, Aurora e Agnes Obel.
Incidono sulla sua musica.
Direi di sì, magari inconsapevolmente. Mi piace esplorare e assorbire.
Il cinema?
Vorrei farne di più. Vorrei lavorare con Muccino e Castellitto.
C'è stato un momento che ha capito che la sua popolarità sarebbe esplosa?
Col tour de Il Mondo di Patty. Eravamo assediati dai fan, dovevamo scappare da porte secondarie dei palazzetti.
La sua estate?
Tra la lavorazione del disco e Italia's Got Talent.
Fosse concorrente a IGT che farebbe?
Mi ha sempre affascinato la magia, leggere la mente, il mentalismo.
Ah, ok. Forse meglio salutarci...
Ci rivediamo all'Enoteca Regionale Lombarda per una cena friulana. Senza letture della mente.




 


 

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