Bruno Barbieri presenta "4 Hotel". Leggi l'intervista

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Barbara Ferrara

Bruno Barbieri 
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Arriva la prima gara tv tra gli albergatori d’Italia, giudice d’eccezione chef Barbieri, esperto di hôtellerie e sofisticato cliente. 4 Hotel è in esclusiva tutti i martedì alle ore 21.15 su Sky Uno, leggi l’intervista a Bruno Barbieri.

Bruno Barbieri, come lui stesso ci racconta, non si ferma mai, “sono sempre in movimento, mi alzo tutti i giorni alle cinque del mattino” e dopo aver chiuso la settimana stagione di MasterChef Italia, è pronto a ripartire con una nuova entusiasmante avventura, per la prima volta è alla conduzione di un format tutto suo: “4 Hotel”, su Sky Uno ogni martedì alle ore 21.15. Instancabile viaggiatore del mondo, Barbieri è conduttore, accompagnatore, osservatore e giudice della gara che vede sfidarsi alcuni tra gli hotel più interessanti del nostro paese, da Firenze a Napoli, da Milano alla Romagna, dal Trentino alle Langhe.

Guidati da Bruno, i concorrenti trascorreranno un giorno e una notte nei reciproci alberghi, fatto il check- in, lo chef stellato sperimenterà in prima persona l’accoglienza, lo stile, la pulizia, i servizi degli hotel e più in generale l’ospitalità di ciascun albergatore. A colazione, dopo il check-out, i concorrenti si giudicheranno reciprocamente, per ognuno, un voto da 0 a 10 su 4 categorie: location, camera, servizi, prezzo. Aspettando il primo appuntamento, leggi l’intervista al padrone di casa.

Cosa ci può raccontare di 4 Hotel?
Sono molto contento di averlo fatto, è un programma che, al di là della sfida tra gli albergatori, può fare del bene all’hôtellerie italiana, siamo rimasti un po’ al palo rispetto a Parigi, Londra e New York. Abbiamo raccontato tutte le cose che non funzionano, non per sottolineare solo l’aspetto negativo ma cercando di dare dei suggerimenti, degli imput. Mi sono semplicemente messo nei panni di una persona normale che passa una notte in hotel per lavoro vacanza, o altro.
Tra le cose strane che possono accadere?
Ne vedrete delle belle. Spesso su internet i siti ti promettono cose che poi nella realtà non esistono, succede a tutti, ti fai delle aspettative e una volta sul posto, queste vengono deluse, nella foto magari ti hanno venduto una vista mare e poi ritrovi davanti a un muro.
Come funziona, lei arriva in albergo e inizia l’ispezione?
Vado al di là della semplice ispezione, comunque sì, comincio dalle lenzuola, controllo il topper, tutti gli accessori, gli armadi, verifico se c’è il porta valigie…Successivamente mi occupo di tutti i servizi offerti dall’albergo, dalle escursioni in città, alle attività sportive, al personal shopper. Sottolineo che abbiamo testato i servizi 24 su 24.
Cosa intende?
Se mi sveglio durante la notte perché il mio cane sta male oppure perché ho mal di testa o sento fame devo verificare se in reception possono aiutarmi e come. L’obiettivo, ripeto, è far crescere l’ hôtellerie italiana. Senza contare l’aspetto comico, gli autori hanno fatto un ottimo lavoro.
L’hotel più bello in cui ha soggiornato?
A Beirut, si chiama Hotel Albergo, non era grandissimo, forse c’erano undici o dodici suite. Meraviglioso, di grande charme, la differenza la fanno gli accessori.
Cos’aveva di speciale?
Nel bagno c’erano delle montagne di sale, dove, rientrato dalla tua giornata potevi fare un bagno caldo, poi arrivavano i pasticcini caldi appena sfornati, c’era sempre un profumo di rose nell’aria, anche l’oggettistica racconta delle storie, non solo quelle del luogo, ma anche quelle dell’albergatore.
Cosa la fa sentire a casa?
Quando arrivo in un hotel faccio quello che faccio in casa, sposto gli oggetti, rimetto in ordine come se fosse casa mia. Magari prendo una pianta e la sposto, stessa cosa faccio con gli accessori. Comunque mi sento a casa quando ho un bel letto comodo, mi piace avere una bella vista e una bella luce.
Cosa le dà fastidio quando viaggia da solo?
Quando prendi una stanza singola e ti fanno trovare tutto contato: un asciugamano, una saponetta, una confezione di shampoo, una di bagnoschiuma. MI irrita in una maniera pazzesca, se faccio tre docce al giorno dovrò usare più shampoo o no? In queste cose l’Italia ha un po’ il braccino corto.
Un episodio da dimenticare?
Mi è successo alcuni giorni fa a Osaka, in Giappone, ho chiamato perfino la polizia. Avevo preso in affitto una bellissima suite in un bellissimo hotel, senza reception dove per entrare c’era bisogno di un codice. Eravamo in tre, quattro persone, la prima volta siamo entrati senza problemi, al rientro non ci siamo più riusciti a riaprire la porta: siamo rimasti fuori al freddo, erano le tre di notte, ci siamo rifugiati in un supermercato mentre continuavamo a telefonare, nessuno ci rispondeva.
Vi ha salvato la polizia?
L’abbiamo chiamata ma ci hanno risposto che non era affar loro e che dovevamo arrangiarci da soli, a quel punto abbiamo rotto una finestra e siamo entrati. E’ stata una roba pazzesca, ho chiamato chiunque. Poi di cose spiacevoli ne capitano di ogni, arrivi e non c’è la tua prenotazione, vedrete il programma.
Viaggi e cucina, le sue due passioni?
Viaggiare e cucinare sono sempre state la mia passione, a proposito in 4 Hotel abbiamo testato anche i ristoranti, le colazioni non dimentichiamolo: sono il biglietto da visita dell’albergo.
Cos’hanno in comune cibo e viaggi?
Viaggiare per il mondo è scoprire sapori, energie e prodotti nuovi, per un cuoco è molto importante.
Per questo si definisce un esploratore del gusto?
Me ne sono andato di casa a diciassette anni, devo ancora tornare. Mia madre mi dice sempre per fortuna che ti vedo in televisione e so che sei vivo. L’avevo capito da ragazzino che queste due mie passioni potevano andare di pari passo.
Ha la valigia sempre pronta?
Sono sempre pronto a partire, sono appena rientrato da Tokyo, resto qualche giorno poi vado a fare un tour con le navi e poi vado a Parigi poi ancora…Non voglio perdere neanche un minuto della mia vita.
Dove trova l’energia?
Mi piace conoscere gente nuova, la prima cosa che faccio quando arrivo in una città è prendere uno di quei bus a due piani e poi decido dove scendere. Esco presto del mattino e mi faccio venti chilometri al giorno. Vado prendo torno, giro il mappamondo e a occhi chiusi con un dito scelgo dove andare. Non sono mica tanto a posto…Del resto non avrei fatto il cuoco.
 

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