MasterChef Italia 7: l'intervista a Kateryna e Alberto

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Massimo Vallorani

A MasterChef ha vinto la tradizione e sorprendentemente a portarla in tavola è stata un ragazzo di appena vent’anni, Simone Scipioni. Ma il secondo e terzo classificato Kateryna e Alberto, si sono battuti con onore e determinazione. Li abbiamo incontrati, ecco cosa ci hanno raccontato.

L’ultima sfida ai fornelli della cucina più temuta della tv ha incoronato, Simone Scipioni come settimo MasterChef italiano. Il giovane studente di Montecosaro ha convinto i giudici e si è aggiudicato oltre al titolo, 100mila euro e la pubblicazione del suo libro di ricette. Suoi degni rivali sono stati la sua coetanea di origini ucraine che vive a Salerno, Kateryna Gryniukh arrivata seconda e il tortonese Alberto Menino. Abbiamo incontrato questi ultimi due ed ecco cosa ci hanno raccontato. 


Kateryna, cos’ è andato storto nella puntata finale di MasterChef?
Mi sono fatta prendere dall'agitazione e dall'ansia. Volevo fare tutto bene e velocemente ma sono stata tradita dall'emozione. Purtroppo spesse volte mi capita di non credere molto in me stessa. Mi manca sempre qualcosa, uno spunto. E proprio su questo punto i giudici hanno cercato di stimolarmi. Soprattutto Chef Cannavacciuolo.

Alberto, lei ha detto che Simone e Kateryna hanno meritato rispettivamente la vittoria e il secondo posto. Ma anche io sono degno di questo podio…
Sì, debbo dire che anche io ho i miei meriti e la vittoria mi è sfuggita per pochissimo. Forse “quell'uovo” girato non mi ha permesso di arrivare a giocarmi la finalissima. Non nascondo che ci sono rimasto male. La mia delusione è stata forte e sì è visto anche durante la puntata. Ma io sono fatto così: sono una persona molto competitiva. Devo battermi con me stesso. In questo posso dire di aver vinto anche io.

Kateryna, cosa ha significato per lei l’esperienza di MasterChef?
Ho davvero imparato tanto. Per me è stata una scuola, soprattutto un luogo dove ho scoperto degli ingredienti nuovi, mai provati prima in Ucraina! Il mio menu nella finalissima raccontava proprio questo: la scoperta della pasta fresca, del pesce, dei crostacei e l’unione coi sapori del mio passato, legati al bosco e alla terra. Al netto dei molti errori che ho fatto, in particolare la cottura della rana pescatrice, sono fiera del mio percorso. 

Alberto si dice anche che lei avesse anche un secondo obiettivo, oltre a quello di vincere. Ci può dire quale?
Quello di stupire Chef Barbieri, il mio punto di riferimento in cucina e anche la mia fonte di ispirazione. Sono stato ricambiato da lui in molti modi. Soprattutto è riuscito a trasmettermi tanta sicurezza con idee di cucina chiare, e precise. E poi aggiungo che vorrei copiargli anche lo stile e il modo di vestirsi. Insomma per me Barbieri è un modello in cucina e fuori.

Quanto si è emozionata quando ha capito che ci sarebbe stato l’incontro tra suo fratello e la famiglia di suo marito?
Il cuore mi batteva a mille, quasi a scoppiare e mi mancavano anche le parole. Non riuscivo più a parlare né in ucraino né in italiano.

Progetti per il futuro?
Kateryna – Spero di poter continuare a lavorare in una cucina e comunque, al di là di tutto quello che vorrei fare dopo MasterChef è soprattutto esperienza e pratica.
Alberto – Il mio sogno è quello di diventare un imprenditore a tutto tondo nel senso di dedicarmi alla cucina, avere un ristorante. In fondo alla mia età bisogna rischiare. Se non lo si fa adesso non lo si fa più.

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