Margherita Granbassi a Celebrity MasterChef, una fiorettista in cucina
TV ShowL’ex schermitrice e campionessa mondiale è nel cast della seconda stagione di Celebrity MasterChef Italia, nel corso della prima puntata l'abbiamo vista agguerrita più che mai alle prese con una gallina da spennare. Fan del programma ci racconta questa sua nuova avventura ai fornelli. In attesa del prossimo appuntamento con Celebrity, giovedì in esclusiva assoluta su Sky Uno, leggi l’intervista
È un vulcano di entusiasmo e di idee, Margherita Granbassi, sportiva fin dalla nascita, è una donna e un’atleta dalle mille risorse, una a cui piace conoscere il mondo e “viverlo fino in fondo”. A soli dodici anni vince il suo primo titolo italiano, tanto per capirne l’indole. Da quel momento ha continuato a raccogliere premi e successi fino al giorno in cui decide di ritirarsi dalle scene sportive internazionali. Cosa ci fa nel cast di Celebrity MasterChef Italia? L’abbiamo intervistata per scoprire che per lei il succo della vita è uno: imparare sempre cose nuove. E a giudicare dalle molteplici attività di cui si occupa, non è difficile crederle. Appassionata e creativa per natura si mette alla prova in un campo del tutto nuovo: la temuta, quanto amata, cucina di MasterChef.
Com’è andata a MasterChef?
Mi sono divertita un sacco e ho imparato delle cose nuove, e questo secondo me, è il succo della vita. Mi sono resa conto di essere tornata a casa arricchita, al di là del gruppo di persone con cui mi sono trovata benissimo, ho acquisito delle nuove conoscenze culinarie.
La cosa più importante che ha imparato?
Ho avuto la conferma che per imparare bisogna restare umili, rendersi conto dei propri limiti per poterli superare. A MasterChef ho anche capito che si può essere amici anche con persone di generazioni diverse, è stato molto bello.
Lo sport le avrà impartito lezioni di vita fondamentali.
Ne ho ricevute tante, dal punto di vista dell’insegnamento di vita lo sport mi ha dato grosse basi, avendolo praticato fin da piccola. Ho appreso che nel mondo della cucina non è poi così diverso nel senso che il modo migliore di imparare è quello di sentirsi consapevoli dei proprio limiti e cercare di colmarli con le proprie forze.
Com’è andato l’incontro con i giudici?
Ero molto curiosa di conoscerli e avrei voluto rapportarmi di più con loro in situazioni che non fossero quelle della gara, in maniera più approfondita, lontano dalle telecamere e dai meccanismi televisivi che regolano il programma.
Cosa le hanno trasmesso?
Ho percepito un grande amore per il loro lavoro che è quello che ti aspetti da un maestro. Mi è arrivata la loro passione, la precisione, la serietà.
Nessuna pressione?
Sì, altroché, un minimo di ansia me lo mettevano tutti.
Qualcuno più di un altro?
In realtà non erano tanto i giudici a mettermi l’ansia quanto io stessa: avevo paura di fare delle figuracce, di sbagliare, di fare una cosa schifosa, non era tanto il giudizio, a quello sono abituata.
Con chi andrebbe a bere una birra?
Con Joe Bastianich, è quello con cui sento di avere più affinità, va a correre, gli piacciono le macchine d’epoca e poi abbiamo in comune le nostre origini. Io sono di Trieste, siamo in qualche modo parenti in quanto figli della stessa terra.
Che piatto ha portato?
Un risotto con la salsiccia e le mele, mi hanno massacrato...Joe mi ha capita però, è stato il più buono dei tre in quel momento. Mi piacciono i contrasti, e questo mi rappresentava. Io sono un’entusiasta e sono anche un’indecisa: mi piace tutto, "vuoi il dolce o il salato, la zuppa o gli spaghetti"?, Non so mai cosa scegliere in ristorante, alla fine mi lascio consigliare.
Quali sono oggi i suoi progetti?
Sono rappresentante degli atleti al Coni, soddisfo il mio interesse per lo sport in questo modo, sono rappresentante degli atleti della Nazionale, ho un blog in cui parlo di sport e racconto di nuovi sport che provo in prima persona. Incentivo chiunque a prendersi cura di se attraverso lo sport e uno stile di vita appropriato. Poi lavoro nel campo della formazione, soprattutto con i giovani e con le aziende. Spesso gli sportivi hanno tante cose da raccontare e per fortuna sono cose che motivano i giovani e mirano a fargli tirare fuori il meglio. I progetti a cui partecipo sono tutti incentrati su questo obiettivo.
Una vita ricca di attività.
Sì, comporta tanti spostamenti e un’organizzazione della giornata particolare, ho una bambina, Léonor, ed è la mia attività principale, ha quasi tre anni.
E qual è il piatto preferito da Léonor?
Pasta al tonno e lì vado sul sicuro (ride n.d.r.)