A un passo dalla finale di MasterChef Italia 7 a lasciare la cucina più famosa del piccolo schermo nell'undicesima puntata sono Davide e Denise. Nell’attesa dell’ultima sfida ai fornelli, in onda giovedì 8 marzo alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno, leggi L'INTERVISTA A DAVIDE.
di Helena Antonelli
Ha varcato la soglia della cucina di MasterChef Italia 7 portando con sé storie che fin da subito ci hanno regalato emozioni. Il trentaseienne di Varese Davide, dopo essersi battuto fino al duello decisivo dell’ultimo Pressure Test saluta, a un passo dalla finale, la cucina del cooking show culinario. Durante il suo percorso a MasterChef Italia il cuoco amatoriale dal cuore grande ha dimostrato, sfida dopo sfida, di voler raggiungere sempre la perfezione nei suoi piatti. "Un po’ di delusione c’è ma sono stato fortunato nel fare questa esperienza”.
L’intervista a Davide.
Partiamo dall’Invention test: quanto l’ha messa in difficoltà il divieto che le ha attribuito Simone?
Parecchio, non me l’aspettavo. È stata veramente una prova molto difficile per me.
Come giudica le scelte prese da Simone?
Toste ma eque. Ha provato a distribuire le difficoltà in modo equo per tutti. Credo ci sia riuscito.
Con il suo entusiasmo ha contagiato tutti fin dall’inizio, cosa si porta a casa di questa esperienza?
Veramente tanto, in cucina ho imparato tantissimo. Ho conosciuto tante persone diverse, e nel bene o nel male da tutte ho appreso qualcosa.
La prova più dura affrontata a MasterChef?
Probabilmente l'ultimo Invention Test. Non ho trovato alimenti che potessero esprimere la mia creatività. Avevo un’idea in testa che ho dovuto cambiare in corsa per forza di cose.
È riuscito comunque a dare espressione alla sua creatività?
Sì. Cucinare cinque piatti con un pesce povero come la platessa non è stato per nulla facile, ma sono riuscito comunque nel mio intento pur essendo in una situazione di forte stress. Sono contento di come sia andato il Pressur nonostante mi sia costato l’eliminazione.
Il ricordo più bello?
La pacca sulla spalla di Cannavacciuolo insieme ai complimenti ricevuti dal critico gastronomico Eleonora Cozzella.
Cos'altro l'ha emozionata?
La presenza e il commento di Giorgio Locatelli. Vincere il suo Invention test è stata un’esperienza incredibile. La sua delicatezza e gentilezza mi hanno davvero conquistato, e spero un giorno di poter fare un decimo di quello che ha fatto lui.
Per chi fa il tifo?
Per Alberto. Credo sia il più forte e preparato. Deve assolutamente vincere lui.
Ora cosa farà?
Riprenderò a cucinare per mia moglie senza distogliere lo sguardo dal mio sogno, quello di aprire un ristorante in California, precisamente a Palo Alto.
Ha già idea di cosa ci sarà nel suo menu a stelle e strisce?
Oltre agli gnocchetti al ragù di mare, porterò un piatto che ho realizzato nell’ultimo Pressure: fiori di zucca ripieni di platessa su una crema di zucchine. Un piatto secondo me elegantissimo che può colpire.
Dal primo gennaio è legale proporre gli insetti a tavola. Che cosa ne pensa?
Sono sempre pronto a nuove esperienze culinarie ma non a questa. Non è un ingrediente che mi attrae, ho anche provato a mangiarli in Cina ma non ci sono riuscito. Vado oltre la cultura italiana ma non così tanto.