E' il terzo disco di Benji e Fede, un disco maturo, ricco di sfumature e di poesia (compresa la sabbia delle clessidre che può diventare spiaggia). Si intitola Siamo Solo Noise. Li abbiamo incontrati e intervistati aspettando di vederli a EPCC, il late night show di Sky Uno condotto da Alessandro Cattelan in programma dal lunedì al venerdì in seconda serata
(@BassoFabrizio)
E' il disco della maturità. Anzi è il disco maturo. Per quanto intorno a Benji & Fede resterà sempre un manipolo di scettici, con Siamo Solo Noise hanno dimostrato di saper raccontare questa nostra epoca con disincanto, con profondità, con quella vena melanconica che li fa sembrare molto più adulti. E invece sono, Benjamin Mascolo e Federico Rossi, due millenial che sanno raccontare la loro generazione, e anche qualcosa di più. Sono ospiti, il primo marzo in seconda serata, di E Poi c'è Cattelan, il late night show di Sky Uno in onda in seconda serata. Li abbiamo incontrati e intervistati, aspettandoli a EPCC.
Partiamo da Da Grande, brano che apre il disco ed è accompagnato da voci di bambini che raccontano i loro sogni da...grandi.
E' una canzone di sogni, devi restare così anche quando cresci, bisogna sempre coltivare i sogni. La abbiamo immaginata da subito con dei cori di bambini.
Chi sono?
I bambini del reparto di oncologia pediatrica di Modena, avevamo suonato per loro a natale. Verranno a trovarci all’instore di Modena, sono super entusiasti. Possiamo aggiungere un aneddoto?
Certo.
Un genitore ci ha avvicinato dicendoci che la sua creatura è sempre stata un po' emarginata e ora cammina a testa alta perché può dire di avere fatto una canzone di Benji e Fede. Lo troviamo bellissimo.
Nei vostri brani ci sono molti ricordi e si parla di scorie lasciate da amori non andati bene. Temi da quantenni più che da ventenni.
Le canzoni sono nate da una idea nostalgica, le canzoni d’amore più belle vengono col cuore spezzato, ci troviamo a scrivere d’amore quando l’amore è evaporato.
Difficile cantare l'amore ai tempi dei social?
Noi siamo cresciuti quando la tecnologia non era ancora preponderante, oggi i ragazzini li vedi non col Sapientino ma col tablet.
Però voi nascete in rete.
Siamo decollati grazie ai video su youtube, siamo nati con la tecnologia ma la nostra è una generazione di confine.
In XX Settembre parlate di vivere dentro un flashback: c'è un momento che vorreste rivivere?
Il concerto del 4 marzo 2017 al Forum, un traguardo straordinario. C’erano i nostri genitori, i famigliari e migliaia di fan. Ci ha dato la sensazione del saggio di fine anno.
Sconfitti i pregiudizi?
Abbiamo carattere, siamo abbastanza complicati entrambi. Abbiamo imparato a gestire abbastanza bene certa situazioni. Quel che è certo è che senza questo carattere non faremmo questo lavoro: se fai di testa tua avrai sempre contro il pregiudizio. Ma noi abbiamo dei numeri che ci fanno stare sereni. Questo terzo disco ne è la prova oltreché un altro traguardo.
Qualcuno ha ascoltato in anterpima l'album?
Solo i famigliari e i nostri discografici. E poi abbiamo fatto un regalo a una ragazzina che era davanti all'hotel da ore. La abbiamo premiata con qualche secondo di Niente di Speciale con le cuffiette…si è messa a piangere.
Una canzone è Moscow Mule: il vostro cocktail preferito?
Certo. Insieme al Gin Tonic. Ognuno a la sua preferenza.
Siamo solo Noise...che significa?
Siamo solo noi…siamo solo rumore, siamo nati dal web e nei raduni nelle piazze facevamo runore per farci sentire.
Una canzone è Take Way: sapete cucinare?
Cucinare no, ci si trova a casa del nostro amico Pietro che è bravo ai fornelli. C'è dietro una gag dietro su certi amici bravi a cucinare.
Un'altra canzone è Dosirdine: vi riconoscete?
Siamo disordinati. La canzone parla di convivenza, della capacità di accettarsi per quello che si è. Il disordine è uno elemento di questo equilibrio.
In Buona Fortuna parlate del prezzo della felicità.
La felicità è fatta di piccoli frammenti, nella vita quotidiana è più logico parlare di serenità.
Voi siete felici?
Costa molto, tutti i giorni sono sfide e siamo umani. Ma va bene così. La felicità è sempre a portata di mano, passiamo la vita inseguirla e invece è lì. Impariamo a goderci il momento.
Siete ospiti a EPCC.
Andiamo tutti gli anni, è la terza volta.
Cosa vi piace?
Come ti metti in gioco. E poi Alessandro Cattelan è il presentatore più forte e poliedrico.
Tour?
Più avanti. Ora tanti instore e stiamo progettando un grande evento inziale ancora top secret.
Avete scritto una frase altamente poetica: rompiamo tutte le clessidre e poi rubiamogli la sabbia, facciamone una spiaggia. E poi c'è chi dice che siete solo Noise.
Grazie. E' la canzone che titola il discoinfatti Siamo Solo Noi...se!