4 Ristoranti Acqualagna: vince La Gioconda, miglior ristorante di tartufo

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Barbara Ferrara

Alessandro Borghese ci ha portato ad Acqualagna: è qui che incorona Gabriele Giacomucci, proprietario de La Gioconda, miglior ristorante di tartufo in gara. Leggi l'intervista al vincitore e non perdere il prossimo appuntamento con 4 Ristoranti, martedì in esclusiva su Sky Uno

A vincere la sfida della settima puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti è Gabriele Giacomucci, titolare del miglior ristorante di tartufo di Acqualagna. Grazie alla sua ventennale esperienza sbaraglia la concorrenza dei suoi colleghi rivali in gara: l’Osteria Braceria di Emanuela, l’Osteria da Doddo di Alice e l’Enosteria di Roberta. Gabriele Giacomucci, classe 1982, inizia a lavorare a quindici anni e dopo otto di esperienza da dipendente a soli venti tre anni apre il suo ristorante attuale, realizza un sogno e da quel momento non smette di mettersi in gioco e pensare al suo lavoro con profonda dedizione. In attesa del prossimo appuntamento, su Sky Uno, martedì alle 21.15 in esclusiva assoluta, leggi l’intervista al vincitore e scopri cosa ci ha raccontato.

Un ricordo indelebile?
La sfida e l’adrenalina tra noi quattro ristoratori, la gara in sé, direi la competizione.
Cosa l’ha fatta vincere?
A posteriori posso dire l’esperienza, era una gara sul territorio e sul tartufo: sono vent’anni che ho sempre lavorato qui sul tartufo, per me questo ha fatto la differenza.
Come nasce la sua passione?
Da piccolino, cucinando a casa insieme a mia madre.
Ha ancora il ricordo di certi profumi?
Certo, vado ancora più indietro nel tempo e ricordo mio nonno, i suoi salumi fatti in casa, i profumi delal verdura dell’orto, erano i profumi dell’infanzia.
Il piatto più nostalgico di quei tempi?
Il salume fatto in casa dal nonno, era una cosa unica, il frutto di una contaminazione di batteri che avveniva solo lì, in quella casa.
La ricetta che valorizza meglio il tartufo?
La semplicità di un uovo strapazzato al tartufo bianco, dopo vent’anni che lo faccio, posso dire che solo così raggiunge il massimo della sua espressione.
Uova e tartufo uguale coppia vincente?
Sì, è un matrimonio perfetto, non litigheranno mai è un amore senza fine.
Cosa ha imparato da questa esperienza?
Ho imparato molto e mi sono anche molto divertito, quando questo succede, significa che è stato autentico, è sempre bello mettersi in gioco, l’ho fatto a venti tre anni, quando ho aperto il mio ristorante e voglio continuare a farlo.
A venti tre anni ha realizzato il sogno di mettersi in proprio, oggi cosa sogna?
Lo dico da sognatore: c’è una stella che può sempre brillare, magari non la raggiungerò mai, ma l’obiettivo, c’è. Vincere 4 Ristoranti, entrare nella guida Michelin se devo aggiungere qualcosa, aggiungo una stella.
Può dirsi soddisfatto dei successi ottenuti?
Non sono solo soddisfatto, mi sento anche fortunato perché ho fatto il mestiere che amo.
Chi inviterebbe a cena nel suo ristorante?
Moreno Cedroni, chef marchigiano a 2 stelle Michelin, mi piacerebbe confrontarmi con un collega.
Se la sua avventura a 4 Ristoranti fosse un vino, quale sceglierebbe?
Il Verdicchio, l’uva marchigiana più duttile che esista in Italia, oltre che vino fermo può diventare uno spumante o un passito dolce, è un vino longevo, rispecchia l’energia positiva che 4 Ristoranti ha avuto su di me.

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