Solo poche ore fa calcava il palco di X Factor 2017, dove ha incantato pubblico e giudici con l’intensità della sua voce, aggiudicandosi il quarto posto nel talent show in onda su Sky Uno. Samuel Storm ora si racconta, con gli occhi già proiettati al futuro e il sorriso sulle labbra. Leggi l’intervista
Samuel Storm, occhi buoni e una voce straordinaria, è il quarto classificato di X Factor 2017. Il diciannovenne di origine nigeriana è riuscito ad arrivare alla finale, dopo tanto lavoro, grazie ad una grande forza di volontà e una cieca fiducia nei propri sogni.
A poche ore dallo show che ieri sera ha incantato il Forum di Assago, incontriamo Samuel negli studi Sky Italia. È stanco, ma felice e, con un po’ di timidezza, inizia a raccontarci questa grande avventura che è stata XF11:
Come ti senti?
Mi sento bene, sono contento del mio percorso. Non c’è nulla che cambierei in questa grande avventura. È stata impegnativa, ma anche e soprattutto straordinaria.
Ti aspettavi di arrivare in finale?
No, ma ho lavorato tanto per arrivarci, quindi ho sempre sperato di farcela.
Il momento più bello del tuo percorso a XF?
I ragazzi che ho incontrato, persone stupende, di cuore. Sono felice perché mi hanno lasciato tanto da un punto di vista umano, ma anche professionale. È bello stare con persone con i tuoi stessi sogni, poter parlare con loro di musica, confrontarsi.
Quello più difficile?
La terza puntata, perché dovevo cantare una canzone R&B che non è proprio nel mio stile, quindi mi sentivo a disagio.
Com’è stato lavorare con Fedez?
Gli sono grato perchè mi ha fatto capire chi sono davvero, musicalmente parlando. Inizialmente non ci capivamo, lui è un tipo di poche parole e all’inizio pensavo che non gli importasse di me, ma alla fine ci siamo capiti e abbiamo lavorato davvero bene insieme.
Com’è nata ‘The story’?
Il mio inedito l’ho scritto in venti minuti. Ero in cucina, verso le 2 di notte, avevo la chitarra e una melodia in testa. Il resto è venuto in modo naturale.
Quali sono gli artisti dai quali trai ispirazione?
Sam Smith, James Arthur ed è stato bellissimo porteli conoscere. Il duetto con Arthur è stato una grande emozione, lo ammiro molto come artista.
Le tue influenze musicali?
Gospel, pop, un po’ di tutto…ma niente jazz.
Cosa dovremmo aspettarci da un album di Samuel Storm?
Un album pazzesco.
Un messaggio per chi ti ha sostenuto in questo percorso?
Grazie davvero, mi sono sentito tanto amato dal pubblico e non potevo chiedere di meglio. La vita è un’avventura ed io ho voglia di divertirmi durante questo percorso nel mondo della musica, spero che lo faremo insieme.
Progetti futuri?
Ora mi prenderò una settimana di riposo, poi mi tufferò nel lavoro. Ho tante idee e tanta voglia di metterle in pratica. Il futuro sarà bellissimo, lo so.